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Sant'Agata di Militello, mercato settimanale nella bufera

I residenti del quartiere "Capita" lamentano il degrado per la mancata raccolta dei rifiuti. L'assessore: operatori Ato in stato di agitazione

SANT’AGATA DI MILITELLO. "Non accettiamo di vedere il nostro quartiere in questo stato". A parlare è Fabrizio Nocifora, residente nel quartiere Capita e da tempo impegnato, insieme ad altri giovani, nella riqualificazione della zona. Fa riferimento ai rifiuti che lo scorso martedì sono stati abbandonati nel quartiere, a seguito dello svolgimento del mercato settimanale.
"Si transita con le auto in mezzo a ogni tipo di rifiuto, sacchetti in plastica, cartoni, bottiglie di vetro, escrementi umani racchiusi in sacchetti di plastica", sottolinea, indignato. E aggiunge: "la nostra proposta è che ogni ambulante, abbandonando la sua postazione, lasci al più solo un sacco, ben chiuso, contenente i rifiuti prodotti dalla sua attività". Ed evidenzia: "non è la prima volta che questo accade. Se non è possibile garantire i servizi minimi per l'esercizio del mercato settimanale, si prendano immediati provvedimenti di preventiva sospensione".
L'assessore Calogero Pedalà (Ambiente e Commercio), interpellato sull'argomento, spiega: "il servizio di pulizia viene espletato dagli operai delle ditte che operano per conto dell'Ato Me 1. C'è da dire che al momento, gli operatori sono in stato di agitazione (per mancato pagamento degli stipendi arretrati). Quindi, si verificano disservizi".
L'ipotesi dello spostamento del mercato settimanale nel luogo originario, ovvero il lungomare, è stata accantonata. "Il consiglio comunale non si è espresso favorevolmente su questa ipotesi - continua-. E comunque non è possibile perché il lungomare sarà ancora oggetto di lavori di riqualificazione".
Un servizio nell'edizione di Messina del Giornale di Sicilia in edicola oggi.

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