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Chiesti voti anche alle vittime dell'alluvione

La lettera di un deputato del Pd inviata per errore anche a Luigi Valla, deceduto il 22 novembre assieme ad un figlio: "Mi sono occupato di Giampilieri e Saponara"

MESSINA. Chiedono i voti anche ai morti dell'alluvione. "Carissimi, il 28 ottobre si vota in anticipo per le dimissioni del presidente della Regione. Mi ricandido. Ho fatto questo e quell'altro. Ho presentato questi disegni di legge. Ho fatto parte di tale commissione. Mi sono battuto per il riordino della formazione professionale. Mi sono occupato delle alluvioni di Giampilieri e di Saponara".
Una lettera quasi standard nel testo, come tante migliaia inviate dai vari candidati in questi giorni agli elettori siciliani. Nulla di strano se non fosse arrivata a indirizzi che corrispondono a case spazzate via dall'alluvione e se non fosse stata inviata anche alle vittime del disastro del 22 novembre dello scorso anno. In pratica, probabilmente per una svista della segreteria politica, il candidato in questione, chiede voti anche a chi non è più su questa terra.
La notizia ha del clamoroso e non sarebbe venuta a galla se i superstiti della famiglia Valla, che nell'alluvione in cui hanno perso due familiari - Luigi e Giuseppe, padre e figlio, morti nella loro abitazione di contrada Scarcelli - non si fossero sentiti sconcertati. Francesco, in particolare ha scritto con garbo all'onorevole in questione, esponente del partito democratico, fornendoci la busta indirizzata al padre Luigi (con il logo dell'assemblea regionale) a un recapito però di Villafranca dove Luigi ha avuto la residenza per un breve periodo, la lettera integrale e la sua risposta.
Un servizio sul Giornale di Sicilia in edicola oggi.

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