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San Fratello, via alle demolizioni Dopo la scuola tocca alla chiesa

Ruspe in azione: la prossima settimana sarà buttato giù anche l’edificio di culto dedicato a San Nicolò

SAN FRATELLO. Il giorno più triste per gli abitanti di San Fratello sarà nella prossima settimana, quando le ruspe butteranno giù la chiesa di San Nicolò. Intanto, però, a due anni e mezzo dalla frana che mise in ginocchio l’intera comunità sono iniziate a ritmo spedito le demolizioni. Si è iniziato con il fabbricato che ospitava la scuola elementare Alessandro Manzoni, cuore del centro urbano ma anche luogo di speranze e di sorrisi con i ragazzi che la frequentavano ogni giorno sino a quella mattina di febbraio in cui mezzo paese scivoloò verso valle. Si sapeva da giorni che le scuole cittadine, dichiarate da subito inagibili, sarebbe state rase al suolo sotto il coordinamento dei tecnici della protezione civile, ma gli sguardi di chi ha deciso di non lasciare San Fratello per trasferirsi nei centri marittimi, sono pieni di sgomento per una quotidianità che scompare per sempre.

Tra poco toccherà anche alla chiesa, diventata il simbolo della frana con la famosa foto dei fedeli che mettevano in salvo il crocefisso nel pomeriggio del 14 febbraio del 2010. In pochi giorni le ruspe completeranno il lavoro su entrambe le strutture quindi la macerie verranno passate al “setaccio” attraverso un apposito frantoio installato sul posto che selezionerà il materiale di risulta da utilizzare per i lavori di riempimento e quelli invece destinati alla discarica, già separati per tipologia di rifiuto. Procedura resa necessaria dalla complessa normativa in materia. Prima della demolizione dell’edificio di culto si procederà però con alcuni interventi mirati per provare a recuperare l’altare maggiore e quelli laterali, insieme all’antico organo. Nessuna demolizione, ma solto interventi consolidamento, invece, per la scuola media di via Apollonia, distante poche decine di metri dalle elementari. I lavori di recupero, in questo caso, sono già a buon punto invece ed i tecnici sono ottimisti sul recupero: “La situazione della scuola media erano decisamente migliori rispetto alla scuola elementare - dichiara l’ingegner Vincenzo Salanitri del servizio ricostruzione della protezione civile. Vi è la necessità di eseguire solo alcuni interventi ben localizzati insieme ad altre opere che possiamo definire di manutenzione straordinaria che ci consentano di mettere a norma la scuola. Un altro cantiere – prosegue l’ingegnere Salanitri –è operativo a valle della scuola per la messa in sicurezza dell’area e contiamo di concludere tutto nell’arco di sei mesi”.

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