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Sinagra, contenzioso fra Comune e azienda

La polemica nasce da un'ordinanza firmata pochi giorni fa che impone lo spostamento entro cinque giorni di un macchinario, pena la sospensione dell'attività

SINAGRA. Botta e risposta tra i primo cittadino di Sinagra e una ditta locale per lo spostamento di un macchinario. A rischio dieci posti di lavoro. Il contenzioso risale a pochi giorni fa, quando il sindaco Enza Maccora ha firmato un’ordinanza nei confronti dell’impresa Caleg specializzata nella produzione di pellet ed altri derivati del legno ad uso combustibile. L’ordinanza, impone lo spostamento entro cinque giorni della macchina cippatrice, dal piazzale esterno all’interno dei capannoni, pena la sospensione dell’attività. Il provvedimento è stato motivato per ragioni di tutela della salute pubblica e rispetto delle normative, ritenendo che le emissioni di fumi e rumori provenienti dal macchinario possano creare problemi per i residenti.

Ma i titolari della ditta non ci stanno dichiarano di avere ottenuto dagli enti preposti le autorizzazioni e le certificazioni necessarie. Le emissioni di fumo, assicurano, non sono altro che vapore acqueo, mentre le emissioni ed immissioni acustiche rientrano nella norma. Secondo i titolari della Caleg, che hanno inoltrato una segnalazione al Prefetto di Messina e preannunciato ricorso al Tar di Catania contro l’ordinanza, il provvedimento avrebbe invece una natura volutamente persecutoria e pregiudizievole nei loro confronti. “Trasferire il macchinario è impossibile per ragioni pratiche”, dicono, cosicché l’azienda, terminato lo smistamento del materiale già prodotto, sarà costretta a bloccare l’attività. A rischio quindi dieci posti di lavoro . “Nessun pregiudizio nei confronti della “Caleg” ma solo la necessità di far rispettare le normative vigenti e tutelare la salute pubblica e dei lavoratori”, dice il sindaco di Sinagra Enza Maccora, che controbatte a chi l’accusa di voler colpire l’attività produttiva dell’azienda.

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