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A Barcellona bilancio col buco: verso un deficit di sei milioni

Il collegio dei revisori vara lo strumento finanziario, la parola passa al Consiglio

BARCELLONA. Il parere favorevole del collegio dei revisori contabili ha dato un'accelerata decisiva all'approvazione del bilancio di previsione 2012 di Palazzo Longano. Le commissioni consiliari potrebbero già oggi esprimere la loro posizione, così da consentire al presidente Angelo Pino di inserire la trattazione del provvedimento già nell'ordine del giorno di giovedì 25 ottobre, che prevede attualmente l'approvazione del regolamento sull'Imu e sulle tariffe dei servizi, propedeutiche al conto previsionale.
L'organo di revisione, composto dal presidente Carmelo Spada e dai revisori Palmarita Genovese e Antonino Bilardo, ha espresso un parere favorevole, ma condizionato al documento contabile, a conclusione delle verifiche sulle voci del bilancio. Emerge comunque la difficoltà per l'ente di rispettare i parametri del Patto di Stabilità anche per l'anno in corso, nonostante il blocco dei pagamenti degli appalti, disposto dalla nuova amministrazione comunale insediatasi nel giugno scorso. Nei primi sei mesi del 2012, infatti, sono state pagate somme per oltre 5 milioni di euro in conto capitale, per lavori di riqualificazione del territorio, sulla base dei finanziamenti statali erogati nel corso degli ultimi cinque anni alla precedente amministrazione. Il collegio dei revisori, al momento non può quantificare l'importo esatto dello sforamento, perchè condizionato dalla eventuale riscossione di crediti, dalle entrate da alienazioni e da trasferimenti di capitale, quantificati nel bilancio con un importo oltre 10 milioni di euro. Per questo appare inevitabile uno sforamento del patto di stabilità che dovrebbe attestarsi tra i 5 ed i 6 milioni di euro.
Oltre a riscontrare la congruità della previsioni di entrata ed uscita, secondo lo schema predisposto dall'ufficio ragioneria, i revisori di Palazzo Longano pongono attenzione sulle voci relative agli incassi per le concessioni edilizie ed in sanatoria, quantificati con una stima ottimistica in 2 milioni e 300 mila euro. Secondo gli ultimi dati invece gli incassi sarebbero di gran lunga inferiori, intorno al milione di euro, con l'ipotesi concreta di dover intervenire con un assestamento del bilancio ed una conseguente riduzione ulteriore della capacità di spesa. In quest'ottica, viene sollecitata l'attivazione dei competenti uffici tecnici per definire le giacenti pratiche di concessione edilizia, affinché vengano rispettate le previsioni delle entrate.
Nel loro parere infine i revisori pongo l'attenzione su ulteriori tagli ai trasferimenti statali, derivanti dall'approvazione del decreto sulla spendign review e di un debito fuori bilancio di circa 800 mila euro per un vecchio contenzioso, che la Corte d'Appello di Messina ha reso esecutivo e che non è stato inserito nelle poste del bilancio. Dopo l'approvazione da parte del consiglio comunale dello stesso debito, sarà necessario chiederne la rateizzazione triennale per non compromettere ulteriormente la stabilità del conti comunali

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