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Autoproroga del rettore di Messina, aperta un’inchiesta

L'indagine aperta dalla Procura, al momento è contro ignoti, con l'ipotesi di reato di abuso d'ufficio

MESSINA. La Procura di Messina ha aperto un’inchiesta sulla vicenda dell'autoproroga del mandato al Rettore dell'Università di Messina Franco Tomasello per l'anno accademico 2012-2013.
L'inchiesta, al momento è contro ignoti, con l'ipotesi di reato di abuso d'ufficio in quanto la proroga del mandato al rettore e degli altri organi elettivi avrebbe procurato un ingiusto vantaggio patrimoniale. Il rettore e gli altri organi elettivi, all'inizio del 2010 avevano prorogato il loro mandato di 12 mesi. Immediatamente 32 docenti e ricercatori dell'Università avevano presentato ricorso al Tar contro la modifica dell'articolo 57 dello statuto universitario che aveva poi consentito la proroga. Il Tribunale amministrativo lo scorso 29 ottobre lo aveva accolto e il Consiglio di giustizia amministrativa aveva poi respinto il successivo ricorso dell'Università contro la sentenza del Tar. Per il vertice dell'Ateneo l'entrata in vigore della Legge Gelmini legittimava il comportamento degli organi elettivi e del rettore, ma successivamente a ottobre del 2011 c'é stata una seconda auto proroga del capo dell'Ateneo con un espediente dovuto a delle norme inserite nell'ultimo statuto adottato il 29 ottobre scorso. Anche in questo caso diversi docenti hanno presentato ricorso al Tar.

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