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Milazzo, elezioni amare: sfuma il sogno dell’ex sindaco Italiano

Nessuno dei sei politici in corsa è riuscito a conquistare un seggio all’Ars. Ecco la mappa delle preferenze

MILAZZO. Elezioni regionali amare per i candidati mamertini che, ancora una volta, sono rimasti a casa in quanto, per loro, le porte di palazzo dei Normanni non si sono aperte.

La bocciatura più clamorosa è stata quella dell'ex sindaco Lorenzo Italiano che, dopo essere stato eletto primo cittadino tra le fila del partito di Berlusconi era transitato nel "Grande Sud" di Miccichè. In quest'ultima formazione politica, Lorenzo Italiano era certo di farcela, anche perché, era fortemente sostenuto da diversi consiglieri comunali e, da qualche attuale assessore, al quale è ancora politicamente legato, pur facendo parte dell'attuale giunta di Carmelo Pino. Lorenzo Italiano ha preso 2867 voti; e, dai numeri, in pratica, è stato bocciato nella sua città, dove l'ex primo cittadino ha racimolato soltanto 1288, un pò "pochini" per chi era certo di varcare il portone del palazzo dei Normanni. Prima di lui, nella lista del "Grande Sud", si sono piazzati: Bernadette Grasso alla quale sono andate 4645 voti, seguita dal sindaco di Pace del Mela, Giuseppe Sciotto che ha collezionato 3833 voti e da Elvira Amata alla quale sono andati 3288 voti.

Altro bocciato è stato Santino Catalano che era stato deputato per qualche mese all'Ars, dopo aver vinto un ricorso nei confronti di un altro onorevole. Il milazzese ha preso 3764 voti e, pur ottenendo un discreto risultato a Milazzo (654 voti) e a Barcellona (1097 voti) non raggiungerà Palermo in quanto la lista del "Cantiere Popolare" in provincia di Messina, non ha raggiunto il 5 per cento e non è scattato quindi il seggio.

Nessun seggio per la lista di "Claudio Fava" fra le cui fila era scesa in campo la milazzese Olga Nassis; la bella ricercatrice ha collezionato solo 692 voti dei quali 331 racimolati nel centro mamertino. A casa è rimasto anche Carmelo Antonuccio sceso in campo con "Sturzo presidente", alla sua prima esperienza politica. Per lui è stato un grosso successo, considerato che è stato il più votato della lista con 610 voti (445 a Milazzo) ed ha fatto la campagna da solo. Enza Matrascia dell'Italia dei Valori è rimasta anch'essa al palo con 556 voti raccolti. E' andata male perfino a Pietro Petrella, uno dei big dell'UDC, nella provincia di Messina. Al milazzese sono andati 1682 voti (solo 352 nella sua città).

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