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Metromare, a rischio 60 posti se non si rinnova la concessione

Servizio utile a cinquemila pendolari, a luglio gli aliscafi potrebbero fermarsi

MESSINA. Dopo la metroferrovia e l'Atm anche il trasporto marittimo pendolare, su aliscafi, rischia la sospensione. Lo sostiene il sindacato Orsa che ricorda come il 30 giugno prossimo scadrà la concessione del servizio veloce sullo Stretto tra il porto e Reggio Calabria e c'è il rischio che vengano persi altri 60 posti di lavoro.


I sindacalisti Massaro, Barresi e D'Orazio sottolineano: "Il servizio tra le due sponde è destinato ad interrompersi lasciando a terra gli oltre 5mila pendolari che mediamente ogni giorno ne usufruiscono, è paradossale che uno dei pochi servizi di trasporto pubblico ancora funzionanti in questa città rischi di fermarsi per mancanza di risorse nell'indifferenza della classe dirigente cittadina e regionale. Da tempo al contrario sollecitiamo – assieme ai comitati pendolari dello stretto – l'aumento e la rimodulazione delle corse secondo le necessità di un'utenza sempre crescente e per favorire l'utilizzo ai cittadini messinesi dell'aeroporto di Reggio Calabria". Il trasporto su aliscafo servizio gestito dal Rfi e Ustica Lines impiega oltre 60 unità tra marittimi stabili e precari e ha visto creare recentemente nell'indotto del consorzio Metromare nei settori commerciale, approvvigionamento e pulizie nuova occupazione.


“Ma è la continuità territoriale che viene messa in discussione – continuano Massaro, Barresi e D'Orazio – la nascita di Metromare era finalizzata a collegare l'area metropolitana dello Stretto e nell'odierno quadro complessivo del trasporto marittimo tra le due sponde in nessun modo può immaginarsi il fermo del servizio veloce di traghettamento – proprio nel momento in cui i vettori Caronte, Rfi e Bluferries non sono in grado di garantire in alcun modo le necessità dell'utenza pendolare alla quale hanno unicamente aumentato i costi d'attraversamento riducendone però il servizio”. Un appello dall'Orsa è stato lanciato ai nuovi amministratori della Regione.

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