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Scuolabus, ira dei genitori Diritto negato ai ragazzi

Vana l’attesa alle fermate dei villaggi. «Amministrazione indifferente»

MESSINA. Non si spegne il grido delle mamme per il diritto al servizio di scuolabus dei loro figli, soppresso dal Comune. Come annunciato due settimane fa, una folta delegazione di genitori ed alunni ieri ha organizzato una nuova protesta, presidiando tutte le fermate destinate, sino all'anno scorso, al servizio di trasporto scolastico. L'arrivo dei pulmini gialli è stata una vana attesa per i manifestanti che intorno alle 8 del mattino hanno raggiunto le fermate di pertinenza nei villaggi di Tremestieri, Larderia, S.Stefano, S.Margherita e frazioni limitrofe. La prova dall'esito scontato ha contribuito ad accendere ulteriormente gli animi già infuocati dei genitori, scontenti per il mancato avvio di un servizio pubblico, ritenuto indispensabile nelle zone di periferia che soffrono maggiormente il problema dei collegamenti con il centro. "I diritti dei nostri figli - hanno dichiarato un gruppo di mamme riunite davanti alla scuola di Tremestieri - continuano a passare in secondo piano. Con profonda amarezza, purtroppo, ci tocca constatare l'indifferenza dimostrata dall'amministrazione comunale alle nostre richieste". Dopo la prima protesta, i genitori hanno aspettato per giorni una risposta che non è arrivata. Risoluti a proseguire annunciano che non si fermeranno e si preparano ad organizzare iniziative di protesta ancora più eclatanti. Per questo motivo, l'assemblea dei genitori la prossima volta si sposterà direttamente al Comune per ricevere almeno una spiegazione.


Ri.Se.

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