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Assenteismo all'Università, sei condanne

L'attenzione era stata concentrata sull'ufficio di segreteria della facoltà di Scienze Politiche ma anche su altre segreterie ed uffici. In sei erano finiti sotto processo: Maria Edvige Maisano, Giuseppe Martelliti, Matteo Gallo, Alfonso De Salvo, Domenico Moranti e Giuseppe De Francesco

MESSINA. Un anno pena sospesa. Questa la sentenza del giudice monocratico Eliana Zumbo per i casi di assenteismo all'Università. Al centro del processo un'inchiesta datata 2007, coordinata dal sostituto procuratore Giuseppe Farinella, che all'epoca aveva puntato i riflettori sui casi di assenza dei dipendenti dal posto di lavoro.
L'attenzione era stata concentrata sull'ufficio di segreteria della facoltà di Scienze Politiche ma anche su altre segreterie ed uffici. In sei erano finiti sotto processo: Maria Edvige Maisano, Giuseppe Martelliti, Matteo Gallo, Alfonso De Salvo, Domenico Moranti e Giuseppe De Francesco. Il pubblico ministero Diego Capece Minutolo aveva chiesto la condanna a 2 anni. Il giudice Zumbo ha invece emesso una sentenza di condanna ad un anno con il beneficio della pena sospesa. Nella difesa sono stati impegnati gli avvocati Bonni Candido, Enrico Ricevuto e Salvatore Silvestro. L'inchiesta era scaturita da un blitz effettuato dagli agenti della sezione di polizia giudiziaria della polizia negli uffici di alcune facoltà dell'ateneo e da altre attività investigative. Erano state effettuate verifiche sugli ingressi e le uscite dei dipendenti durante gli orari di lavoro e sull'utilizzo del badge. Gli investigatori della sezione giudiziaria della polizia avevano incrociato i dati effettuando anche verifiche sui cartellini marcatempo. Secondo l'accusa per la Facoltà di Scienze politiche c'era chi passava il proprio cartellino elettronico e quello di altri per far rilevare entrate ed uscite che non corrispondevano alla realtà. Inoltre gli investigatori avevano anche rilevato che c'era chi si sarebbe assentato senza la richiesta di autorizzazione.

LE.BA.

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