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Lavoro, migliaia in strada per il corteo dei sindacati

Organizzato da Cgil, Cisl e Uil. Vi prendono parte lavoratori del Comune, delle partecipate Atm, Messinambiente, Ato, ma anche i precari del Teatro e numerosi dipendenti di alcune delle più importanti vertenze cittadine

MESSINA. Migliaia di persone in corteo a Messina, dove Cgil, Cisl e Uil hanno organizzato una manifestazione sui temi dell'occupazione e dell'emergenza sociale. Vi prendono parte lavoratori del Comune, delle partecipate Atm, Messinambiente, Ato, ma anche i precari del Teatro e numerosi dipendenti di alcune delle più importanti vertenze cittadine. A sfilare anche molti deputati regionali e nazionali, esponenti politici del centrosinistra e del centrodestra e semplici cittadini.    

Le tre organizzazioni sindacali lanciano una proposta di cambiamento basata su programmazione di investimenti, crescita economica e sviluppo, necessità di una finanza locale con bilanci trasparenti, fiscalità equa e tariffe dei servizi alla portata di tutti; servizi pubblici locali efficienti e sostenibili, dal servizio idrico al trasporto locale, al ciclo dei rifiuti, al sistema di welfare municipale. Il corteo nasce anche per l'emergenza economica del Comune di Messina, che rischia il default.    

Il corteo arriverà a piazza Unione europea, davanti a palazzo Zanca, dove si terra il comizio conclusivo dei tre segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Messina, Lillo Oceano, Tonino Genovese e Costantino Amato.


AGGIORNAMENTO DELLE 12.43. Alla manifestazione hanno partecipato, secondo gli organizzatori, circa 8000 persone. Tra gli aspetti che preoccupano di più i lavoratori c'è rischio default del Comune. Ieri il commissario straordinario di Palazzo Zanca, Luigi Croce, è stato ascoltato dalla Corte dei conti e ora si aspetta di conoscere la decisione dell'ente di controllo.   
«Confidiamo che il neo governatore Crocetta - spiega il segretario generale della Uil di Messina, Costantino Amato - mantenga il suo impegno e metta nella sua agenda ai primi posti la risoluzione dei problemi della città dello Stretto».   
Il segretario generale della Cisl di Messina, Tonino Genovese, spiega che esiste una soluzione e ribadisce: «Abbiamo sostenuto da subito l'importanza di utilizzare le risorse del decreto 174 detto 'salva comunì, perche abbiamo un problema grave di liquidità. Sembra che ieri alla Corte dei conti Croce abbia avuto rassicurazioni sulla possibilità di utilizzare questi fondi. Bisogna però chiarire che non si tratta di finanziamenti o prestiti a fondo perduto: queste risorse, che potrebbero essere di circa 50 milioni, presuppongono un impegno da parte del Comune di interventi per la razionalizzazione della spesa e la messa in sicurezza dei conti».   
«Abbiamo bisogno - ha detto il segretario generale della Cgil di Messina Lillo Oceano - che si eviti il dissesto, ma si può fare solo se c'è serietà, individuando responsabilità e prospettive». Dello stesso avviso anche il presidente del consiglio Comunale Pippo Previti che sottolinea: «Se ci sarà questa apertura di credito con la legge 174, che ci darà 50 milioni ai quali aggiungere gli incassi di Imu e  delle altre tasse, dovremmo farcela».

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