Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Sant’Agata verso una nuova emergenza rifiuti

I lavoratori dei servizi ecologici annunciano il blocco della raccolta, sono esasperati per il mancato pagamento degli stipendi arretrati

SANT’AGATA DI MILITELLO. Nuova emergenza rifiuti all'orizzonte. I lavoratori dei servizi ecologici hanno attivato le procedure per fermare la raccolta dei rifiuti, esasperati per il mancato pagamento, ad oggi, degli stipendi arretrati. La decisione è stata presa l'altro ieri, dagli stessi operatori, a seguito di un confronto. "Abbiamo problemi gravissimi a causa dei cinque mesi di salario che avanziamo - spiega il portavoce dei lavoratori, Mario Giuffrè - sappiamo che la Regione ha emesso la circolare relativa alla possibilità di erogare delle somme ai sindaci per dare liquidità all'Ato, nelle more del passaggio alle nuove società di gestione del servizio rifiuti. Ma, finora, nessuno ha avanzato richiesta, né l'Ato Me 1 ha riconosciuto i debiti nei confronti dei vari comuni, affinché i sindaci possano chiedere il finanziamento. Rischiamo di non avere i soldi neanche per Natale". Quante sono le mensilità arretrate? "Ci sono persone che non prendono lo stipendio da 5-6 mesi, ovvero da giugno - spiega -, perché ad esempio nel comune di Sant'Agata non hanno ancora accreditato i circa 70 mila euro previsti come anticipazione di cassa all'Ato Me 1. Poi ci sarà la tredicesima. Insomma, dove arriveremo. Faremo il Natale senza soldi, ma la spazzatura invaderà le strade. Siamo esasperati. Quindi, l'Ato si mettesse in moto".
Il consiglio comunale ha già deliberato, approvando l'anticipazione alla società d'ambito (variazione in entrata ed uscita), nella misura di 5 euro per abitante (per complessivi 12.900 abitanti) ai fini della compartecipazione al pagamento degli stipendi arretrati dei lavoratori. Ma, quest'ultimi non hanno ancora riscosso le somme per una questione di tempi burocratici.
"Tra uno-due giorni ci fermeremo a tempo indeterminato, fin quando il prefetto non ci precetterà per rientrare a lavorare - aggiunge Giuffrè - la gente è esasperata e ci sono dei casi disperati. C'è gente che non ha neanche i soldi per fare la spesa. Ieri, ho ricevuto la telefonata della figlia di un dipendente, che piangeva, perché il padre non ha neanche i soldi per curarsi, è diabetico. E non hanno i soldi per mangiare. Nessuno fa niente. La Regione ha messo a disposizione delle somme, ma l'Ato non ha fatto nulla affinché i sindaci possano avanzare richiesta, perché la Regione naturalmente non dà i soldi all'Ato, in liquidazione e che dal 31 dicembre non ci sarà più". In realtà, la circolare è stata emessa pochi giorni fa, ma non è stata ancora pubblicata sulla Gazzetta ufficiale.

Caricamento commenti

Commenta la notizia