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Autostrada, viadotto Ritiro pericoloso. Sciacca: «Intervenga il commissario»

Il capo del genio civile denuncia la mancata realizzazione di interventi sullo svincolo di Giostra: «Esiste un rischio di collasso»

MESSINA. Il viadotto autostradale di Ritiro, l'opera che dovrebbe collegarsi al nuovo svincolo di Giostra attraverso un giunto di 240 metri, è pericoloso e andrebbe chiuso indipendentemente dalla sorte del nuovo svincolo la cui apertura, comunque, nonostante soldi spesi e protocolli d'intesa annunciati si allontana. Oltre cento milioni investiti e una serie di riunioni fiume rischiano di non essere bastati per scrivere la parole fine sulla querelle che ha tenuto desta l'attenzione della stampa per l'intera estate. A tuonare, ancora una volta è il capo del genio civile Gaetano Sciacca. Fu lui a dare parere negativo all'innesto. Fu dalle sue preoccupazioni che scaturì lo studio, (soggetto terzo), da parte dell'Università sulle condizioni del viadotto Ritiro. Gli esperti misero in luce un quadro sconfortante. Criteri antisismici non rispettati, percentuale di calcestruzzo inferiore alla media richiesta dalla legge, parti fondamentali a rischio collasso. Sciacca, proprio sulla scorta di quello studio interviene duramente e lancia l'allarme: "Gli esperti non hanno detto che quel viadotto fosse pericoloso se innestato al nuovo svincolo. Hanno detto che è pericoloso e basta. Esiste un rischio collasso. Tenerlo aperto è una follia. Qui dovrebbe intervenire o il commissario Croce come massima autorità in tema di protezione civile o la procura della repubblica con un provvedimento di sequestro". L'estate scorsa, nonostante il sindaco uscite Giuseppe Buzzanca commissario per l'emergenza traffico avesse autorizzato al posa del giunto, costato 6 milioni e mezzo di euro, tutto si fermò. Troppo pericoloso innestare allo svincolo una struttura pericolante. Nel dopo Buzzanca a ottobre arrivò l'annuncio di un accordo tra Regione, Consorzio autostrade e Anas. La Regione avrebbe messo i soldi, gli altri enti la disponibilità tecnica. Lo svincolo autostradale Giostra-Annunziata sarebbe stato aperto entro 45 giorni. Sembrava una schiarita nel braccio di ferro tra Comune e genio civile per l'apertura dell'opera. Sembrava che lo svincolo potesse prendere corpo in due tempi. Prevista una spesa di circa 35 milioni di euro finanziata interamente dalla Regione attraverso fondi erogati dal ministero per la Programmazione economica. Mancava solo un passaggio pro forma in giunta regionale. In pratica gli interventi che si dovrebbero effettuare sul vecchio viadotto che dovrebbe congiungersi al nuovo svincolo sono due e si dovrebbero concretizzare in due tempi. Il primo intervento tampone di miglioramento sismico che consiste nell'inserimento nei piloni di camice elettrosaldate si potrebbe effettuare in appena 1 mese e mezzo. Il costo circa due milioni. Quindi ci sarebbe un'apertura parziale con il restringimento della carreggiata a 3 metri e mezzo suggerita dagli esperti. La soluzione finale è l'adeguamento antisismico. Una condizione posta dal genio civile. Costerebbe 31 milioni e mezzo di euro e i lavori proprio per quanto imposto dal genio civile dovrebbero scattare entro due anni dal primo intervento. Una volta attuato anche questo secondo passaggio, lo svincolo sarebbe pienamente operativo e la zona nord della città potrà respirare.

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