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Il teatro Vittorio Emanuele commissariato da Crocetta

Un dirigente della Regione sostituirà i vertici. I motivi che stanno determinando il commissariamento sono sempre gli stessi: la mancata approvazione dei bilanci consuntivi 2010 e 2011 e il conseguente blocco dei contributi regionali

MESSINA. L'ente teatro Vittorio Emanuele sarà commissariato. Dove ha fallito la giunta uscente guidata da Raffaele Lombardo, che non è riuscita a completare in tempo, prima di cedere il passo al nuovo governo, l'iter amministrativo che avrebbe dovuito portare al posto del consiglio di amministrazione l'avvocato Fulvio Cintioli, riuscirà l'esecutivo targato Rosario Crocetta.
Il nuovo governatore sta per firmare il provvedimento di nomina del commissario del Vittorio. Si tratta di un dirigente della Regione. Sostituirà l'intero vertice del teatro. I motivi che stanno determinando il commissariamento sono sempre gli stessi. Mancati adempimenti amministrativi. In primo piano, naturalmente, la mancata approvazione dei bilanci consuntivi 2010 e 2011 e il conseguente blocco dei contributi regionali. I dipendenti del teatro, che da mesi attendono il saldo delle loro spettanze, hanno tolto solo da poche ore il presidio proprio per l'intervento di Crocetta che in un recente confronto li ha rassicurati sulla sorte del VIttorio. Sul tavolo anche la mancata approvazione della pianta organica e la stabilizzazione citata da una legge (che copre solo parte dei costi) invocata dagli orchestrali.

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