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Patti, il teatro Joppolo riapre i battenti dopo tre anni

Martedì la commissione di vigilanza effettuerà il collaudo della struttura per verificare i lavori compiuti dalla nuova gestione che si è aggiudicata il bando di gara

PATTI. Dopo tre anni, termina la lunga odissea del cine teatro comunale "Beniamino Joppolo". Martedì la commissione di vigilanza effettuerà il collaudo della struttura per verificare i lavori compiuti dalla nuova gestione che si è aggiudicata il bando di gara, nel frattempo si stanno rinnovando gli atti per il certificato antincendio per cui subito dopo sarà dato il via libera per l'uso della struttura e l'avvio della normale attività cinematografica, sottolinea il sindaco Mauro Aquino.  A gestire il tutto, il giornalista Franco Zanghi, punto di riferimento dell'associazione culturale "Filokalon" che ha vinto il bando di gara indetto dal comune. "Le novità che il pubblico potrà notare a colpo d'occhio -spiega Zanghì -sono rappresentate dagli arredi, dalle poltrone e dai decori che adesso sono degni di questo nome. Per quanto riguarda i contenuti che verranno programmati, puntiamo sul cinema di qualità anche perché ed inutile sottolinearlo, se vuoi effettivamente e realmente portare i cittadini nelle sale cinematografiche e teatrali, questa è l'unica strada da seguire. Infatti selezioneremo solo quei film che riterremo degni della grande tradizione delle produzioni nostrane evitando di portare il filone dei film formato "panettone". Guarderemo con un occhio di riguardo al cinema francese, asiatico e naturalmente a quello indipendente statunitense. Inoltre sceglieremo un giorno a settimana per il cinema indipendente italiano che stenta a trovare spazio nelle sale. Insomma, non vogliamo fare solo spettacolo, ma anche un po' di cultura cinematografica".  Inoltre per quanto riguarda le programmazioni teatrali, Zanghi assicura che avranno spazio tutte le associazioni culturali che lo desiderano in quanto il "Beniamino Joppolo" è soprattutto delle associazioni pattesi. Infine uno spazio considerevole sarà riservato alle scuole dato che saranno concordati con gli insegnanti, speciali programmazioni teatrali e cinematografiche per fare in modo di inculcare nei ragazzi la voglia e la passione per la cultura. Ritorna dunque a vivere dopo tanto tempo la sala cinematografica di via Trieste con la speranza che questa volta non debba subire ulteriori fermi come avvenuto in passato. L'odissea infatti iniziò nel 1978 a causa del terremoto che lo rese inutilizzabile privando la città di una struttura di grande valenza culturale. Fu riaperto al pubblico il 25 gennaio 2003 dopo venticinque anni di chiusura. Quindi altra interruzione iniziata quasi tre anni addietro e accompagnata da numerose polemiche politiche, di cui l'ultima andata in onda nello scorso consiglio comunale quando fu chiesta da parte dell'opposizione l'istituzione di una commissione ispettiva e d'indagine per verificare il rispetto della convenzione.

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