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Un solo bagno a scuola: protesta alla materna Manzoni

I genitori dei bambini che frequentano il plesso di via Piemonte si sono ribellati. Le soluzioni sono già pronte ma mancano i fondi

MESSINA. Il terzo mondo non è lontano all’istituto scolastico Manzoni, Dina e Clarenza che soffre per la mancanza di spazi didattici e di servizi funzionali. I problemi della sezione materna staccata di via Piemonte, da quest’anno si sono aggravati, sollevando le legittime reazioni dei genitori che a sopportare certe condizioni proprio non ci stanno. L’unico bagno disponibile viene diviso con gli insegnanti, i quali pur di rispettare le necessità degli scolari, preferiscono ridurne l'uso il più possibile, così da limitare anche il rischio di promiscuità. Una condivisione non cercata, purtroppo imposta dallo stato di totale inadeguatezza in cui versa l'ala infantile. La questione dei servizi igienici putroppo non rappresenta l’unico motivo di preoccupazione per le famiglie. I locali destinati all’attività didattica sono angusti e non rispettano il diritto allo studio dei ventotto alunni iscritti, concentrati in un’unica stanza a discapito delle normative. Le proteste delle famiglie, contro una situazione ritenuta insopportabile, sono state accolte prima dalla preside Carmela Lipari e successivamente dal consigliere della Terza circoscrizione, Santi Interdonato che ha deciso di intervenire per risolvere la vicenda.
«Tutto questo è una vergogna - commenta il consigliere - lesiva della dignità dei nostri figli che al contrario va tutelata con qualsiasi mezzo. Il plesso di via Piemonte non fa parte del patrimonio immobiliare del Comune. Si tratta di un immobile di proprietà privata per il quale l’amministrazione paga un canone di affitto. Soldi buttati al vento che rappresentano un motivo in più per trasferire gli alunni in un plesso più adeguato». Una ipotesi di soluzione immediata in realtà di già esiste e prevede il trasferimento degli alunni nelle aule libere del vicino plesso Luigi Pirandello di via Catania, appartenente pure al 9° istituto comprensivo Manzoni. La proposta non trova d'accordo il dipartimento edilizia scolastica per il quale la soluzione comporterebbe dei costi legati all’adeguamento dei servizi igienici ed alla realizzazione di accessi separati per le classi di media con quelle della materna. Inoltre servirebbero altri lavoretti per ridurre l’umidità dei locali. Spese che palazzo Zanca al momento non può sopportare.
Poco disposto a rassegnarsi, il consigliere Interdonato ha chiesto ai dirigenti dei dipartimenti edilizia scolastica e pubblica istruzione di riunirsi e parlarne a tavolino. E intanto si accorciano le distanze tra i problemi della scuola e le questioni sociali. Presso l’istituto comprensivo Mazzini Gallo, ieri si è svolto un incontro sul problema dell’obesità infantile con il biologo nutrizionista Gianluca Rizzo. Il consumo eccessivo di snack e bevande zuccherate è fra le cause principali dell’obesità infantile, un’emergenza che sta investendo anche la Sicilia. Il sovrappeso precoce va affrontato dalle famiglie in maniera preventiva anche con il supporto educativo delle scuole che possono lavorare per ridurre i condizionamenti esercitati sui ragazzi dalle mode.

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