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Turismo, a Patti pronti dieci milioni per nuove strutture ricettive

Dalla conferenza dei capigruppo consiliari è emersa una linea favorevole all'approvazione del progetto presentato da ditte private. Per cui la riqualificazione di due nuovi insediamenti turistico-ricettivi in contrada Panicastro e Mustazzo diventa operante a tutti gli effetti tramite la realizzazione ex novo rispettivamente di 148 e 95 posti letto

PATTI. Si attende l'approvazione di una variante al piano regolatore generale, che non comporta aumento di cubatura ma un cambio di destinazione d'uso di fabbricati già esistenti, da parte del consiglio comunale convocato per il prossimo 21 dicembre per fare diventare realtà quasi cento posti di lavoro. Dalla conferenza dei capigruppo consiliari è emersa una linea favorevole all'approvazione del progetto presentato da ditte private. Per cui la riqualificazione di due nuovi insediamenti turistico-ricettivi in contrada Panicastro e Mustazzo diventa operante a tutti gli effetti tramite la realizzazione ex novo rispettivamente di 148 e 95 posti letto. Le strutture insistono su un terreno complessivo di oltre 3500 metri quadri. Quella di Panicastro si estende su 2000 metri quadri a circa un chilometro dall'area turistica di Tindari, mentre l'altra di 1500 nella stazione turistica di Marina, proprio nella zona sottostante del primo accesso che porta allo svincolo autostradale di Patti, direzione Messina. Prevista una spesa complessiva di dieci milioni di euro. Saranno ristrutturate e ripristinate antiche costruzioni esistenti in modo da trasformarle in "villaggio-albergo" a quattro stelle, realizzando nello stesso tempo, opere ambientali per valorizzare il tutto in maniera tale da rendere ulteriormente gradevole il soggiorno agli ospiti. Infatti, sia a Panicastro che a Mustazzo, saranno costruite piste ciclabile di circa tre chilometri, campi da tennis e di golf, piscine e laghetti. Inoltre saranno ristrutturati gli antichi edifici che hanno valenza storica per la città, come il mitico palazzo Sciacca e le diverse chiese che rappresentano la storia e la civiltà ultra millenaria della città. Naturalmente come tutte le iniziative private diventa fondamentale dare il via al più presto alla loro ristrutturazione. "Per quanto riguarda l'importo - spiega l'amministratore delegato della ditta "Terre di Eolo" Filippo Segreto, il 50% è a carico nostro, mentre l'altra metà si trova già inserita nei primissimi posti dei progetti presentati e approvati nel programma prioritario dell'assessorato regionale alle Attività Produttive. Per cui solo il tempo necessario per superare la trafila burocratica, contiamo di dare il via all'inizio del prossimo anno anche perché abbiamo il dovere di completare le opere entro 18 mesi, in quanto già l'assessorato regionale ci ha dato ufficialmente il via libera".

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