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Omicidio a Barcellona, ipotesi di "regolamento di conti nei clan"

La vittima, Giovanni Perdichizzi, fu arrestato nel dicembre 2011 con l'accusa di essere il mandante dell'attentato al direttore del Gruppo Bonina e nel 2012 nell'operazione "Mustra"

BARCELLONA POZZO DI GOTTO. Secondo gli investigatori l'omicidio di Giovanni Perdichizzi, 41 anni, avvenuto ieri sera in un bar di Barcellona Pozzo di Gotto (Me), potrebbe nascere da un regolamento di conti interno al locale clan mafioso.

Perdichizzi nel dicembre 2011 fu arrestato con l'accusa di essere il mandante dell'attentato al direttore generale del Gruppo Bonina, Giuliano Gentile (la sua auto fu crivellata di colpi), e nel 2012 finì di nuovo in manette nell'operazione "Mustra" (e non "Gotha 3" come si era detto ieri subito dopo l'omicidio) durante la quale i carabinieri avevano smantellato le nuove leve della mafia di Barcellona Pozzo di Gotto impiegate soprattutto in estorsioni. Per l'operazione "Mustra", Perdichizzi era stato rinviato a giudizio nel luglio scorso.

A far protendere per l'ipotesi della vendetta, anche le modalità del delitto: ieri intorno alle 19.30 due motociclisti che indossavano caschi, si sono fermati davanti al bar Jolly; uno di loro è entrato e ha colpito Perdichizzi con due colpi di fucile a canne mozze alla nuca e alla spalla. Nonostante ci fossero delle persone nel bar e fuori, al momento non ci sarebbero testimoni.

Un mese fa, l'1 dicembre, sempre a Barcellona Pozzo di Gotto, Giovanni Isgrò, 23 anni, fu freddato mentre si trovava dal barbiere, in pieno centro. I sicari esplosero contro di lui - incensurato - 5 colpi di pistola.

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