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Occupato il teatro Vittorio Emanuele

I dipendenti sul piede di guerra: chiedono il mese di stipendio arretrato e la tredicesima. Gli orchestrali rivendicano la stabilizzazione

MESSINA. Di nuovo alta la tensione al Vittorio Emanuele. I dipendenti del teatro e gli orchestrali hanno occupato gli uffici amministrativi del Vittorio e sono di nuovo sul piede di guerra. Vantano un mese di stipendio e la tredicesima. I direttori d'orchestra rivendicano la stabilizzazione. La mancata approvazione dei conti consuntivi, deliberati solo di recente, ha di fatto bloccato gli stanziamenti da parte della Regione. Il presidente della Regione Rosario Crocetta aveva promesso ad una delegazione del personale nel novembre scorso un suo personale intervento. Nonostante almeno uno dei consuntivi dell'ente sia stato approvato, i fondi, si attendono oltre quattro milioni di euro, non sono stati sbloccati. Secondo il sovrintendente Paolo Magaudda a pesare c'è anche la crisi di liquidità della Regione. I mandati di pagamento sono infatti pronti. Il teatro alla fine dello scorso anno era stato occupato a lungo. I manifestanti avevano poi tolto le tende in attesa di segnali da Palermo che però non sono arrivati. Proprio domani si apre al stagione di prosa con "Sogno di una notte di mezza estate" che vede sul palco Leo Gullotta.

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