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Il Comune di nuovo a un passo dal dissesto

Palazzo Zanca potrebbe non trovare rifugio nella cosiddetta legge salva comuni che mette a disposizione delle amministrazioni dissestate una somma che viene concessa in prestito

MESSINA. Il Comune di Messina sarebbe di nuovo a un passo dal default. Lo spettro del dissesto torna ad agitare i sonni degli amministratori di palazzo Zanca e in particolar modo del commissario straordinario Luigi Croce e dei suoi esperti. Il Comune potrebbe non trovare rifugio nella cosiddetta legge salva comuni che mette a disposizione delle amministrazioni dissestate una somma che viene concessa in prestito. Per accedere al fondo salva comuni occorre offrire alcune garanzie tenendo conto di determinati parametri. Di fatto il Comune non potrebbe offrire invece le garanzie di rientro sul prestito che dovrebbe essere restituito in dieci anni. Questo emergerebbe dalle carte che sono attualmente sul tavolo della ragioneria generale. Ad inviare un copioso faldone di carte da compilare e da firmare è stata la Corte dei conti che esercita una sorta di supervisione sulle domande inoltrate a Roma. Da quelle carte i burocrati di palazzo Zanca avrebbero già capito che ci sarebbe ben poco da fare.

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