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Aicon Yacht, 324 dipendenti finiscono in cassa integrazione

Brutta sorte anche per i 26 lavoratori della Sicilia Limoni: non ci sono speranze di ripresa

MESSINA. Altri 350 posti di lavoro che si perdono tra capoluogo e provincia. Il numero più cospiscuo, purtroppo, è quello dei 324 dell'Aicon Yacht, l'azienda di Giammoro fallita lo scorso anno. Gli addetti resteranno in cassa integrazione fino al 31 del mese in corso ma per loro si sono già aperte le porte della mobilità e quindi della disoccupazione visto che non ci sarebbero speranze per la ripresa delle attività. La prefettura ha tentato di mediare ma con la società in fallimento tutto diventa più difficile.
La Aicon Yacht si occupava di manutenzione e costruzione di imbarcazioni di lusso ed è un'altra importante realtà economica che scompare e con lei i tantissimi posti di lavoro. Brutta sorte anche per i 26 lavoratori della Sicilia Limoni. Come informa la Uil si è concluso con un nulla di fatto il confronto tra il sindacato, la segreteria della Uilcem, le Rsu e l'amministratore unico della Sicilia Limoni, Hanne Harten. Scopo della riunione il tentativo di scongiurare il licenziamento di tutti e 26 i lavoratori dell’azienda. «Nel corso dell’incontro - come si legge nella nota della Uil - la Sicilia Limoni ha incomprensibilmente ribadito l’intenzione di continuare la procedura di mobilità e di cessazione della propria attività produttiva.
I lavoratori e il sindacato respingono sia i licenziamenti che la mobilità, in considerazione dell’incontro avvenuto il 21 dicembre scorso, nell’ambito del quale il legale rappresentante dell’azienda aveva garantito la presenza di commesse e quindi la prosecuzione dell’attività produttiva». I sindacati hanno proposto misure alternative ai licenziamenti e alla mobilità, ritenendo che l’azienda abbia le commesse necessarie per garantire la continuità produttiva. Chiesto nuovamente l'intervento del prefetto Trotta.

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