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Entro l’anno chiuderà Maridist, sindacati e lavoratori in prefettura

Senza il distaccamento della Marina militare si potrebbero perdere centinaia di posti tra il personale civile

MESSINA. Anche Maridist, il distaccamento nella zona Falcata della Marina militare è destinato alla chiusura entro l'anno. Ieri mattina manifestazione del personale civile della struttura in prefettura dove il Capo di Gabinetto, Filippo Romano, ha incontrato in riunione lavoratori e rappresentanze sindacali dei dipartimenti del distaccamento della Marina Militare di Messina. I sindacati hanno manifestato molta preoccupazione per la possibile soppressione del distaccamento della Marina militare che sarebbe previsto nel progetto di revisione organizzativa dello Strumento militare secondo il Decreto legge del 6 luglio 2012 N. 95. La revisione di spesa imposta dal governo Monti per la crisi finanziaria dello Stato provocherà i suoi effetti anche nel comparto militare. E Maridist è stata purtroppo scelta per essere "tagliata" insieme ad altre sedi di tutta Italia: un'altra è Ancona. In pratica arriveranno quest'anno meno fondi per il settore e il comando generale della Marina militare ha deciso di chiudere Maridist. I sindacati hanno consegnato alla prefettura un documento, che sarà trasmesso agli organi ministeriali centrali, sulla rilevanza socio-economica della presenza delle strutture della Marina Militare in città. In centinaia, tra i civili, rischiano di perdere il posto o essere trasferiti in altre strutture militari lasciando la città con un nuovo "buco" occupazionale. Un altro comparto storico della città, quello della Marina, sta salutando il nostro territorio. Undici anni fa l'Alto Comando della Marina Militare si era trasferito ad Augusta lasciando in città solo un distaccamento (Maridist) che adesso rischia di essere chiuso definitivamente. L'arsenale militare, invece, subì una profonda trasformazione con la nascita dell'Agenzia Industrie Difesa. E anche allora furono proteste molto accese prima dell'accordo tra il governo e soltanto una parte delle organizzazioni sindacali. Cgil e Cisl si erano ritrovate contro. E stavolta tocca a Maridist fare spazio facendo perdere alla città altri posti di lavoro. La prefettura tenterà di trovare punti di accordo con il ministero della Difesa e la Marina militare ma sono gli effetti finanziari del governo Monti a rendere impossibile il prosieguo delle attività al distaccamento.

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