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Donna deceduta al Papardo, otto medici iscritti nel registro degli indagati

Vittima una 57enne dopo aver subìto l’amputazione della gamba

MESSINA. La Procura ha aperto un'inchiesta su una donna deceduta all'ospedale Papardo lo scorso 12 gennaio. Maria Miduri, 57 anni, è morta dopo aver subito l'amputazione di una gamba. Sono otto i medici iscritti nel registro degli indagati dal sostituto procuratore Antonella Fradà, il magistrato che si occupa del caso. Le indagini sono condotte dal Commissariato Nord dopo la denuncia presentata dai familiari della donna che ripercorre tutta la vicenda.
Lo scorso 30 novembre la signora aveva subito un intervento, presso una struttura privata, per una fistola alla gamba destra. L'operazione era perfettamente riuscita tanto che la donna era stata dimessa ed era tornata a casa. Circa un mese dopo, all'inizio di gennaio la signora comincia ad avere fastidi all'altra gamba, quella che non era stata operata. La sera del 7 gennaio si reca al pronto soccorso dell'ospedale Papardo, il giorno seguente viene dimessa, come sostengono i familiari nella denuncia, con una diagnosi di lombo sciatalgia. La signora torna a casa ma continua a stare male, la gamba si gonfia, si arriva alla sera del 10 gennaio quando i familiari la trasportano di nuovo in ospedale. La donna viene ricoverata presso il reparto di chirurgia vascolare dove, sempre come sostengono i familiari, il giorno seguente le diagnosticano una cancrena gassosa, una patologia molto particolare. I medici decidono di sottoporre la signora ad un intervento chirurgico d'urgenza, le viene amputata la gamba nel tentativo di salvarla, purtroppo la paziente non si riprenderà più. Le speranze dei familiari si affievoliscono con il trascorrere delle ore, si arriva al 12 gennaio quando si verifica il decesso.
A questo punto i familiari si rivolgono all'avvocato Giuseppe Zanghì presentando una denuncia. Chiedono alla magistratura di verificare cosa è successo e se questo decesso poteva essere evitato. Il sostituto procuratore Antonella Fradà ha avviato un'inchiesta iscrivendo nel registrato degli indagati otto medici del Papardo, un atto dovuto, per eseguire l'autopsia. Questa mattina sarà conferito l'incarico ai tre consulenti scelti dal magistrato, si tratta del professore Antonello Crisci, medico legale dell'Università di Salerno, del professore Antonino Perna, anatomopatologo e Gerardo Capparelli, chirurgo vascolare presso l'Aou di Salerno. I familiari della donna hanno scelto come un consulente di parte, la dottoressa Veronica Arcifa di Catania.

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