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Il grido di dolore degli imprenditori alle banche: «Senza credito chiudiamo»

Aziende con l’acqua alla gola per mancanza di liquidità, consumatori strozzati da tassi d’interesse e dall’accesso ai mutui negato

MESSINA. Imprese e cooperative chiedono alle banche un tavolo di trattative permanente e consumatori associati chiede di avviare un percorso di trasparenza che porti a un confronto con i consumatori. Imprese e cooperative stanno morendo per mancanza di liquidità. I consumatori stanno morendo strozzati da tassi d'interesse da capogiro oppure si vedono negare l'accesso ai mutui. E' un grido di dolore quello che ieri mattina si è alzato dal territorio verso il sistema bancario. Sul palco del palacultura le più alte personalità del sistema bancario nazionale . La presenza più autorevole quella del direttore generale dell'associazione bancaria italiana Giovanni Sabbatini. Quello di Abi è il road show che sta girando in lungo e largo l'Italia per far sentire più vicino il sistema del credito al territorio. Abi non si è nascosta dietro un dito. In Sicilia la recessione si è sentita eccome. Parlano da soli i quasi 5000 stop concessi sul pagamento dei mutui e la flessione del credito alle imprese e alle famiglie che ha sfiorato il 3%. Al palacultura, tra gli altri, il presidente di confindustria Messina Ivo Blandina, Giovanni Calabrò, presidente di Confesercenti, Costantino Di Nicolo presidente del Cna, Domenico Arena presidente della lega delle cooperative. Quest'ultimo e Blandina i più diretti ma tutti hanno delineato un quadro sconfortante. Senza credito le imprese e le cooperative sono destinate a chiudere. "E le banche- ha aggiunto Blandina - questo credito spesso non lo fanno o lo fanno in ritardo. Le pratiche di finanziamento restano ferme o vengono respinte". Quindi la richiesta di attivazione di un tavolo permanente di trattative. Una proposta che l'Abi ha promesso di valutare. Seduto tra il pubblico uno degli imprenditori più noti in città: Vincenzo Franza amministratore delegato del gruppo Tourist Caronte. A rincarare la dose Consumatori Associati che, con Ernesto Fiorillo presidente e avvocato del sodalizio, ha da tempo intrapreso una crociata contro alcune stranezze del sistema bancario. Una crociata che ha portato nei giorni scorsi alla condanna di un istituto che aveva venduto una polizza da 5000 euro di un istituto americano senza dare alcuna delucidazione al cliente che aveva perso l'intero capitale. “Consumatori associati - ha spiegato Fiorillo ai cronisti fuori dalla sala - intende sostenere l'iniziativa delle banche ma vorrebbe sentire le banche finalmente vicine alle famiglie e alle piccole imprese. Siamo stanchi di intentare cause e proponiamo un tavolo stabile di discussione nella nostra sede dove i cittadini potranno proporre le loro osservazioni e ricevere risposte concrete. Vogliamo dialogare con gli istituti di credito, rappresentare loro le esigenze basilari e spiegare che avere un mutuo o un piccolo prestito può fare la differenza". Consumatori Associati ha anche realizzato negli scorsi mesi un programma di educazione finanziaria, una Web tv sul sito www.ilmondodeiconsumatori.it, in cui i consumatori possono capire con un linguaggio chiaro come evitare di cadere in malintesi che possono pregiudicare la loro esistenza.  

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