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In aumento le comunità di immigrati: Messina e Barcellona le più popolose

Indagine della Caritas. Gli stranieri residenti nel 2012 erano 24.256 con un incremento del 3 per cento rispetto al 2011

MESSINA. I dati sull'immigrazione, raccolti nel dossier Migrantes ed illustrati ieri mattina presso il teatro dell'oratorio salesiano di Barcellona, confermano nel 2012 un aumento delle presenze di immigrati nella provincia di Messina pari al 3 per cento rispetto all'anno precedente, con un totale di 24.256 stranieri residenti, pari al 17,1 per cento del totale regionale. Numeri che confermano la crescita delle presenze, ma anche l'importanza di una piena integrazione tra le varie comunità, che proprio a Barcellona ha trovato terreno fertile, grazie all'attività di numerose associazioni e delle parrocchie. La presenza di una nutrita comunità musulmana e di un'altrettanto realtà legata al culto ortodosso sono il segnale di una volontà confermata anche dall'amministrazione comunale di lavorare per far diventare gli immigrati una risorsa per il territorio. Il concetto è stato ribadito nel corso dell'incontro-dibattito, moderato dal giornalista Antonio Tavilla, che dopo i saluti del sindaco Maria Teresa Collica, del vicario foraneo don Tindaro Iannello, del vicario generale dell'Arcidiocesi di Messina monsignor Carmelo Lupò, ha visto gli interventi di Don Gaetano Tripodo, direttore della Caritas diocesana, del diacono Santino Tornesi, direttore dell'Ufficio diocesano Migrantes, e dei docenti del corso di Mediazione culturale dell'Università di Messina, con sede a Barcellona, Anna Pitrone e Pietro Saitta.
Particolarmente toccanti sono stati gli interventi di Brahim Tuijri, immigrato di prima generazione, che ha narrato del suo arrivo in Italia e delle sue esperienze a Barcellona e di Monia Benr'Houma, studentessa del Liceo scientifico Enrico Medi, nata in Italia e pienamente integrata che ha messo in evidenza alcune difficoltà incontrate nel corso dei suoi rapporti con compagni ed amici, spesso a causa della ritrosia delle famiglie, timorose dell'incontro con una cultura diversa e spesso condizionate degli stereotipi diffusi dai mass-media. Padre Santino Colosi, parroco di Santa Maria Assunta di Barcellona, nel concludere l'incontro ha auspicato un lavoro di rete, per affrontare le difficoltà culturali e di valori rispetto al fenomeno migratorio in città. "Dai dati, dai numeri, bisogna passare a una prassi quotidiana. Quella cittadinanza di cui abbiamo parlato va esercitata nel concreto di ogni giorno".

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