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Giudici e avvocati contro i tagli: "Tribunali a rischio"

L’Anm accusa: tempi lunghi perché gli organici sono risicati

MESSINA. "L'estrema gravità della sproporzione tra organici e carichi di lavoro non consente di dare, nonostante la elevata produttività e il costante impegno di tutti i magistrati, una adeguata risposta alla domanda di giustizia dei cittadini". E' forte il grido d'allarme lanciato da Marina Moleti, presidente della Giunta dell'Anm nel distretto di Messina.

La conseguenza di questa situazione è di essere additati come "ultimi della classe" nelle classifiche sulla durata dei procedimenti. Una classificazione ingiusta: "Se è vero che i tempi di definizione dei procedimenti penali e civili nel tribunale di Messina sono mediamente eccessivi - ha affermato il presidente Moleti - è anche vero che il dato relativo alla durata del procedimento dovrebbe essere valutato unitamente a quello sulla produttività e sulle pendenze: è ovvio che se un giudice civile ha sul proprio ruolo 300 cause (come nel tribunale di Torino, "primo della classe") sarà in grado di disporre rinvii delle udienze nell'arco di due mesi, mentre se ha un ruolo di 1800 cause i differimenti saranno mediamente dell'ordine di 8/9 mesi, con conseguente allungamento dei tempi di definizione".

Infine è tornata sul progetto di revisione del Ministero che prevede tagli di organico: "Non provvedendo a darci i mezzi per rispondere in tempi accettabili alla domanda di giustizia dei cittadini- ha detto - la classe politica che deve rappresentarli si assume una responsabilità gravissima dinanzi alle future generazioni di questa nostra sfortunata terra".
L’ipotesi di tagli in organico è al centro anche dell'intervento del presidente dell'Ordine degli avvocati messinesi, Francesco Celona che è tornato a chiedere maggiore attenzione per Messina.

"Nel nostro distretto la situazione della giustizia è più che disperata - afferma - razionalizzare, portare a maggiore produttività ed efficienza l'esistente, contenere i costi, non significa negare Giustizia, non significa abbandonare il territorio , significa tenere conto delle esigenze di tutti in ugual misura, senza favorire alcuno, senza doppi stipendi per chi svolge una sola attività, significa in una sola parola Solidarietà Sociale da parte di tutti e non cioè Giustizia se la stessa non è radicata nel territorio, altro che abbandono di quella di prossimità". L'ultima stoccata il presidente dell'Ordine degli avvocati la riserva proprio alla questione dei possibili tagli di organico: "La proposta ministeriale di depredare di distretto di Messina e la Regione Siciliana di preziose risorse umane - conclude - quando è urgente il bisogno di rivedere le piante organiche nel senso del loro incremento, è un attacco frontale alla giustizia, in un territorio di frontiera che ha già pagato un prezzo altissimo alla presenza non troppo decisa dello Stato".

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