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Patti, operatori ecologici in guerra: autocompattatori chiusi nel deposito

I lavoratori della Dusty vantano sino a 12 mesi di salari arretrati, Aquino annuncia un’anticipazione

PATTI. Si allarga la protesta dei 78 dipendenti della Dusty che operano nel settore della raccolta dei rifiuti solidi urbani nell'ambito dei 36 comuni dell'Ato Me2. Avanzano fino a dodici mesi di stipendi arretrati. La protesta adesso riguarda anche i ventinove dipendenti che operano nel cantiere del comprensorio di Patti che comprende i comuni della fascia montana e quella tirrenica. Ieri organizzato un sit in davanti alla sede del deposito generale situato all'uscita del casello autostradale di Patti, incrociando le braccia e bloccando l'uscita degli automezzi. "Siamo fermi per mettere a conoscenza ancora una volta che nonostante non abbiamo preso soldi, abbiamo svolto regolarmente il nostro servizio - spiega Armando Alioto -. Adesso però ci siamo stancati anche perché ormai siamo in completa emergenza per quanto riguarda la nostra sopravvivenza specie dal lato economico. Non l'abbiamo con l'azienda Dusty - dice anche a nome degli altri lavoratori - perché chiaramente se essa non prende i soldi dai vari comuni non ci può pagare. Al momento gli unici che stanno venendo incontro alle nostre richieste sembrano essere i sindaci di Patti e di Gioiosa Marea. Proprio per questo motivo gli undici operatori ecologici pattesi che quelli di Gioiosa Marea pur offendo la loro massima solidarietà hanno provveduto allo spazzamento della città ma non al trasporto in discarica". Conferma tutto il sindaco Mauro Aquino. "Per quanto riguarda gli undici operatori ecologici di nostra effettiva competenza sono già dipendenti comunali per cui percepiscono le mensilità come tutti gli altri impiegati, mentre per quanto riguarda quelli della Dusty siamo a conoscenza di questa triste realtà”, dice, sottolineando che erogherà nelle prossime ore altre due mensilità per un importo di circa 140 mila euro in modo che queste somme vengano immediatamente trasferite ai lavoratori. ”Chiediamo un atto di buona volontà e di abnegazione nel non determinare situazioni di crisi igienico sanitario nel nostro territorio - continua -. Nello stesso tempo faccio un appello ai colleghi sindaci affinché ricercano insieme alla Dusty le soluzioni migliori per evitare la paralisi del servizio di raccolta e di trasferimento in discarica". 

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