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«Vittorio Emanuele», il cda scrive a Crocetta: «Senza fondi, qui calerà il sipario»

Il governatore pensa al commissariamento, i dirigenti replicano: contro di noi campagna denigratoria

MESSINA. Il presidente della Regione domenica scorsa aveva annunciato il commissariamento dell'ente teatro solidarizzando con dipendenti e orchestrali e mettendo in evidenza le inadempienze degli amministratori. Ieri una quasi replica del Cda che, in una lettera aperta lunga quattro pagine, annuncia di aver chiesto per la quarta volta un incontro al governatore e avverte: senza fondi sul Vittorio calerà il sipario. "Sto pensando di commissariare il teatro. Non me ne voglia il presidente Luciano Ordile. Ma credo che qui ci voglia una figura più giovane e dinamica". Così tra gli applausi dei dipendenti e degli orchestrali che sono stati definiti dallo stesso governatore i migliori dell'isola, Rosari Crocetta, in occasione della convention di domenica servita a presentare i candidati al senato della lista il Megafono. Dietro le quinte i vertici del Vittorio che hanno incassato. Venerdì, in tarda serata, la risposta. Una lunga lettera aperta indirizzata al governatore. Una missiva in cui si chiede per la quarta volta un faccia a faccia. E poi senza mezzi termini si dice che se non arriveranno i fondi ordinari, in gioco quasi tre milioni e mezzo di euro, il Vittorio chiuderà l'attività. Il consiglio di amministrazione del teatro fa il mea culpa sui ritardi accumulati sull'approvazione dei consuntivi ma sottolinea di aver inviato già da mesi il conto 2010 e di avere diritto dunque ai contributi 2011. Poi ricorda che tanto il presidente Ordile quanto il vicepresidente Ricevuto si sono tagliati i compensi e che sull'orchestra c'è un progetto: metterla a disposizione di tutte le strutture messinesi, dal Vittorio a Taormina arte. Infine assicura che i bilanci sono in pareggio, e parla di campagna denigratoria e di atteggiamento persecutorio da parte del precedente assessorato al Turismo. Il Cda dà conto poi di quanto fatto nella scorsa stagione con una punta di orgoglio: "Nella scorsa stagione il Vittorio Emanuele e la Sala Laudamo - sottolinea il Cda - sono stati occupati per 417 giorni per i nostri spettacoli, dando lavoro a 108 tra artisti e tecnici messinesi, solo per la prosa; oltre alle stagioni principali. È stata realizzata la rassegna Paradosso sull'Autore, interamente dedicata alla drammaturgia contemporanea italiana, esempio unico (invidiato e ammirato), in tutto il teatro pubblico italiano; sono state allestite la stagione del Teatro Ragazzi per gli allievi delle scuole medie inferiori e quella delle Fiabe e dei Pupi Siciliani per i più piccoli, dalle scuole materne alle elementari". E sugli abbonamenti dice: "A parte la contrazione di quest'anno dovuta alla difficile congiuntura economica, nelle ultime stagioni il numero degli abbonamenti ha conosciuto un'evidente crescita, a testimonianza della bontà e dell'accoglimento favorevole delle nostre proposte artistiche". La parola passa al governatore Crocetta.

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