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Ponte, lettera a Monti per la proroga

Il deputato regionale del Pdl Nino Germanà: «Altri 90 giorni per evitare che senza l’atto di accettazione di Eurolink salti tutto»

MESSINA. Mentre la rete "No ponte" annuncia una manifestazione di protesta per il 16 marzo e chiede al presidente della Regione Crocetta di uscire dalla società Stretto di Messina e di ritirare il proprio rappresentante dando seguito alla sue recenti dichiarazioni contrarie all'opera, c'è chi, come i deputati di centrodestra, il ponte, vorrebbero lasciarlo ancora in sospeso. Come sempre, in occasione delle campagne elettorali, il ponte, o meglio lo spettro del ponte, anche se messo in stand by dal governo Monti, torna ad agitarsi sullo Stretto. Berlusconi, nei giorni scorsi, ha promesso che, se eletto, lo realizzerà, a dispetto degli ambientalisti.

La rete "No ponte" chiede a gran voce che venga sciolta la società Stretto di Messina e chiede al governatore di ritirare il proprio rappresentante in seno alla società. Ma il centrodestra continua invece a sostenere l'opera. Così, il deputato regionale del Pdl Nino Germanà, sostenuto nella sua iniziativa dai capogruppi Santino Formica della Lista Musumeci insieme al presidente Nello Musumeci, Totò Cordaro del Pid, Giovanni Di Mauro Mpa e Bernadette Grasso di Grande Sud, ha indirizzato al Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Monti, al Presidente del Pdl Silvio Berlusconi ed ai Governatori delle due regioni interessate, il siciliano Rosario Crocetta ed il calabrese Giuseppe Scopelliti, una missiva. Nella lettera una formale richiesta per la concessione di una proroga di 90 giorni per permettere la sottoscrizione dell'atto aggiuntivo al contratto vigente tra la concessionaria Stretto di Messina S.p.A. e il contraente generale Eurolink.

A spiegare a cosa servirebbe la proroga lo stesso Germanà: «Il Decreto legge per lo Sviluppo - spiega il deputato messinese Nino Germanà - tra le misure per il settore delle infrastrutture, ha recepito, senza modifiche sostanziali, le norme relative al ponte mediante il quale il governo, ha deciso di prorogare, per un periodo complessivo di circa 2 anni, i termini per l'approvazione del progetto definitivo del ponte. Questo per verificarne la sussistenza delle effettive condizioni di bancabilità. E' stato inoltre esplicitato - continua Germanà - che la nuova procedura dovrà essere accettata dal contraente generale ovvero l'Eurolink tramite la sottoscrizione di un atto aggiuntivo al contratto vigente entro il termine perentorio del 1° marzo 2013, pena la decadenza di tutti gli atti che regolano i rapporti di concessione, nonché delle convenzioni e di ogni altro rapporto contrattuale stipulato».

Il primo marzo è ormai alle porte e ad oggi non ve n'è traccia di questa accettazione. Secondo Germanà, senza quell'atto, al ponte si darebbe addio definitivamente e si passerebbe solo alla fase della controversia per il risarcimento. Intanto, domani pomeriggio, alle 18,00, al Palacultura, assieme ai vertici messinesi del Pdl, Arriva il segretario del pdl Angelino Alfano. Inevitabile l'argomento ponte.

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