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Toto-sindaco, grandi manovre nel Pdl e nel Pd

Il movimento cinque stelle da queste parti ha totalizzato, alle recenti Politiche quasi il trenta per cento dei consensi

MESSINA. Il Centrosinistra frena sulle primarie di coalizione (che in un primo tempo qualcuno voleva fissare al 7 aprile) mentre a destra, tra le liste civiche, prende forma, ancora senza alcuna ufficialità, la candidatura del giornalista Fabio Mazzeo attuale capo ufficio stampa del Pdl alla Camera.

C'è uno spettro che si agita attorno ai due schieramenti tradizionalmente più forti: i grillini. Il movimento cinque stelle da queste parti ha totalizzato, alle recenti Politiche quasi il trenta per cento dei consensi. Sarà l'avversario più duro che rischia di scontrarsi con chi, tra i due contendenti, pescherà più voti, al ballottaggio. I grillini sceglieranno, come da prassi, in rete il candidato. Ma chiunque scenda in campo potrà contare sull'entusiasmo raccolto, tanto a livello regionale quanto a livello nazionale.

Così, quello che sembrava scontato appare incerto. Le primarie di coalizione aperte a Pd, Udc, Sel e lista «il Megafono» del presidente della Regione Rosario Crocetta, potrebbero anche saltare. Qualcuno aveva anche ipotizzato la data del 7 aprile. Ma i tempi sono molto stretti e la paura di perdere è tanta. C'è la possibilità che a scegliere siano i leader Francantonio Genovese, Pd e Giampiero D'Alia, Udc e il governatore Crocetta.
I papabili sono nomi già noti: da Giuseppe Grioli, segretario cittadino del Pd, a Giuseppe Calabrò, consigliere comunale, a Francesco Palano Quero della componente Pd dei rottamatori. Ci sono poi gli outsider Aurora Notarianni e Liliana Modica, la prima avvocato che piace a Crocetta, la seconda insegnante già candidata al senato. A destra potrebbe prendere corpo la candidatura di Fabio Mazzeo, attuale capo ufficio stampa del Pdl alla Camera e già direttore per oltre dieci anni della combattiva emittente televisiva locale Televip. Secondo Mazzeo, che viene sollecitato a scendere in capo dal movimento «Viva Messina», la sua scelta passa dalla condivisione del suo nome da parte di tutte le forze politiche di centrodestra.

I maggiorenti del Pdl Garofalo e Germanà non si sbottonano e affidano il loro pensiero a un criptico comunicato: «Occorre lavorare sodo perché, oggi più che mai, riteniamo sia necessario affrontare i problemi concreti, discutere di programmi per risollevare una città che sta arrancando tra mille difficoltà e che ha una situazione finanziaria complessa». E aggiungono: «Pur ritenendo importante sciogliere il nodo relativo al candidato sindaco, siamo convinti del fatto che, ancora più importante, sia avere chiaro cosa fare per la città e su questo ci stiamo concentrando. È tempo di responsabilità. Di errori ne abbiamo commessi tutti, nessuno escluso. Non é questo il momento di fare recriminazioni e di lanciarsi reciproche accuse dando vita ad una campagna elettorale piena di veleni che non servono alla cittá».

Intanto, l’ex assessore comunale al Commercio Giuseppe Puglisi del Pdl annuncia che lunedì darà una risposta ad ex parlamentari storici e a consiglieri comunali e provinciali circa una candidatura. Sul fronte liste civiche restano in piedi le candidature di Renato Accorinti, Alessandro Tinaglia (Reset), Sergio Indelicato, Angelo Villari, Pippo Isgrò. Anche loro outsider, da tenere d’occhio, che per quanto piccoli potrebbero alla fine risultare determinanti nella contesa elettorale.

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