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Abusivismo a Capo d’Orlando: demolito il primo immobile

Si tratta di un fabbricato di via Trazzera Marina. Era stato realizzato su area demaniale nei pressi di un accesso al mare

CAPO D’ORLANDO. Hanno preso il via ieri mattina, con il primo intervento delle ruspe, le 15 demolizioni di immobili costruiti abusivamente. Ad essere distrutto dalle ruspe è stato un piccolo manufatto adibito a deposito nelle pertinenze di un fabbricato di via Trazzera Marina. La zona interessata è nei pressi di uno degli accessi al mare.

La struttura era stata realizzata su area demaniale. E’ la prima volta che in città si procede ad un provvedimento così drastico e che riguarda strutture alle quali non è stata concessa nel corso degli anni la sanatoria o per le quali, addirittura, la sanatoria non è stata neppure presentata dai proprietari. A provocare una accelerazione dell’intervento delle ruspe è stata una recente richiesta presentata dalla Procura di Patti (l’ultima il 27 dicembre scorso) circa gli esiti delle denunce penali che nel corso degli anni erano state presentate da Polizia Municipale e Ufficio Tecnico sull’abusivismo edilizio.

Per una parte dei manufatti sono intervenute due sanatorie che hanno permesso ai proprietari di salvare i fabbricati con un pagamento di sanzioni per le altre, invece non c’è stato nulla da fare e cosi il comune ha deciso di dare corso ai provvedimenti che hanno portato ad affidare l’incarico ad una impresa di Tortorici. Nessun problema con i proprietari che, loro malgrado, hanno visto cadere il manufatto. L’intervento proseguirà anche nei prossimi giorni ed interesserà sia la Trazzera Marina che altre zone della città in cui erano sorte le strutture.

Prosegue intanto il braccio di ferro tra il comune paladino ed un privato per la costruzione di mini alloggi lungo la panoramica per San Gregorio, nei pressi della “galleria”. Battaglia che va avanti a colpi di carta bollata con l’ufficio tecnico che ha segnalato difformità rispetto allo stato dei luoghi. Nella jungla di regolamenti e tribunali amministrativi i tempi per dirimere la controversia appaiono ancora lunghi.

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