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Centro agroalimentare a Patti: aprirà dopo otto anni di abbandono

PATTI. Dopo quasi otto anni di completo abbandono tutto è pronto per attivare il «Centro mercato agroalimentare» di contrada Ronzino, posto lungo l'alveo del torrente Timeto, in modo da svolgere sia il mercato settimanale del pesce che quello dell'agricoltura. Per cui solo il tempo tecnico necessario per l'affidamento delle concessioni alle ditte che si aggiudicheranno i vari lotti e le strutture commerciali specializzate per la vendita di prodotti agricoli e zootecnici e tutto sarà fruibile dai cittadini. Lo dice l'assessore al commercio Gioacchino Pipitò, che è riuscito in perfetta sintonia con il sindaco Mauro Aquino a superare tutte quelle pratiche burocratiche che ne avevano impedito l'apertura della struttura, che pur essendo stata completata è rimasta per tutto questo tempo chiusa, abbandonata ed esposta al degrado più assoluto. «A tal proposito - spiega Pipitò - posso anticipare che per favorire l'aggiudicazione dell'apposito bando in modo da effettuare l'assegnazione dei numerosi box che si trovano all'interno di questa importante struttura si è deciso di abbassare notevolmente la quota di affitto per gli stand più grandi che sono sei fino a portarla da ottocento a meno di 400 euro mensile. Inoltre, ecco la novità se il bando dovesse andare deserto passeremo all'affidamento diretto in modo da creare anche nel più breve tempo possibile nuovi posti di lavoro». La svolta positiva e definitiva si è avuta con la soluzione della grave problematica relativa alla praticabilità della strada per raggiungere l'imponente edificio. L'area interessata, oltre 2000 metri quadri, si estende infatti da Ponte Vecchio sino alla confluente del Galice, di contrada Ronzino. La zona adesso è facilmente raggiungibile in quanto si trova al centro di importanti vie di comunicazioni, come l'autostrada A 20, la stazione ferroviaria e nei mesi scorsi si è arricchita anche della costruzione del ponte su Timeto, per cui adesso si aspetta solo l'esito dell'aggiudicazione del bando. «Possono partecipare - conclude l'assessore al commercio - le imprese sia individuali che in forma associata, iscritte al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio per l'attività di vendita di prodotti agricoli zootecnici e della filiera agro-alimentare. La concessione avrà una durata di sei anni a partire dalla sottoscrizione del contratto, con la possibilità di rinnovo per un ulteriore uguale periodo su richiesta del concessionario da inoltrare al Comune almeno sei mesi prima della scadenza». Si conclude così la telenovela dell'imponente struttura che ormai veniva definita la classica cattedrale nel deserto, abbandonata a se stessa dal 2005 e dal costo complessivo di quasi 2 milioni di euro, nata nel 2004 su iniziativa del Consorzio Intercomunale Pubblici Servizi ed inserita nel Patto Territoriale Agro Alimentare «Tindari - Nebrodi». Inizialmente tutto sembrava, procedere per il meglio, tanto che al suo interno erano state effettuate le opportune divisioni e l'inserimento delle apposite celle frigorifero. Il tutto corredato anche da un notevole spazio per i parcheggi.

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