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Aicon: «Da tre anni a basso reddito, ora siamo alla disperazione»

Drammatica lettera aperta degli ex operai. Nota inviata a prefetto e curatela fallimentare

MESSINA. Sugli ex operai Aicon di Giammoro è calato il silenzio. E loro hanno preso carta e penna per sottolineare come siano nei guai. “Non vogliamo impietosire nessuno, siamo consapevoli che troppi sono nella nostra critica situazione, per questo adesso cerchiamo e chiediamo il buonsenso nel risolvere i problemi individuali che affliggono ogni singola famiglia degli ex Lavoratori Aicon - scrivono al prefetto Trotta, al presidente della Regione Crocetta, alla Curatela fallimentare dell'Aicon - con tre anni di ammortizzatori sociali a basso reddito o si sfama la propria famiglia o si pagano tasse e mutuo. Stiamo parlando di pignoramenti prossimi con date certe e no di ipoteche, la situazione è drammatica e disperata non lasciateci da soli con questo peso che giorno dopo giorno diventa un macigno che ci schiaccia fisicamente e psicologicamente, con tutti i rischi che la mente umana possa sopportare”. Da febbraio scorso i metalmeccanici sono a spasso. “Convocateci nei vostri uffici per risolvere almeno in parte i tanti problemi presenti, un tavolo per discutere, per gettare magari idee nuove per ritornare a lavorare - proseguono - siamo pronti e disposti ad essere impiegati nel sociale, come protezione civile e altri Enti no profit a servizio della comunità dove necessita manualità e intelletto, non vogliamo fare i parassiti dello Stato con l’ennesimo ammortizzatore sociale, quel poco che percepiremo con l’assegno di mobilità vogliamo guadagnarcelo per pagare debiti e iniziare nuovamente a vivere da persone semplici e oneste quali siamo, sempre in attesa che un eventuale acquirente faccia ripartire l’Aicon o spiragli di un nuovo lavoro”.  

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