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Vertenza teatro, nessun accordo: su Rigoletto si spengono le luci

E' andato a vuoto l'appello del consiglio di amministrazione e del sovrintendente. Cgil, UIl Cisal e Sadirs bocciano l'attività e chiedono un cambiamento di rotta

MESSINA. Nessun accordo tra sindacati e vertici del teatro sulla vertenza in corso. Mentre il sovrintendente Magaudda lancia l'allarme e dice che se la Regione non allarga la borsa rispetto al contributo 2013 il Vittorio chiude in due mesi, viene Confermato lo sciopero partito alla mezzanotte di ieri e in atto sino alla mezzanotte di oggi. La prima del "Rigoletto" che sarà comunque in scena giovedì e sabato prossimi sarà quasi certamente annullata.

E' andato a vuoto l'appello del consiglio di amministrazione e del sovrintendente. Cgil, UIl Cisal e Sadirs bocciano l'attività del Cda e chiedono un cambiamento di rotta radicale. Non è servita nemmeno la notizia dell'arrivo di quasi tre milioni e mezzo di euro relativi al 2011 che costituiscono una boccata d'ossigeno per i creditori e per gli stessi dipendenti. Sul tavolo secondo i sindacati restano troppo nodi insoluti: dalla mancata stabilizzazione dell'orchestra all'assenza di un piano di rilancio. Da parte del sovrintendente Paolo Magaudda un Sos alla politica locale e alla Regione: se da Palermo non incrementeranno la somma di 4 milioni prevista per il 2013, ad aprile si chiude.
Un servizio nell'edizione di Messina del Giornale di Sicilia in edicola oggi.

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