Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

«Conti in rosso», palazzo dei Leoni blocca i pagamenti

Interviene il presidente della Provincia per non sforare il patto di stabilità

MESSINA. Per non sforare troppo il patto di stabilità il presidente della Provincia blocca tutti i pagamenti anche quelli in itinere. Si stringe la cinghia e si chiudono i cordoni della borsa a palazzo dei Leoni. In quelli che rappresentano gli ultimi giorni dell’ente e della giunta provinciale si registra un fatto che farà discutere. E’ arrivato il dietro front per una serie di pagamenti che stavano per essere effettuati. Si tratta di debiti fuori bilancio che derivano da sentenze e da decreti ingiuntivi forniti di titolo. Lo stop a una spesa di quasi due milioni arrivata proprio in dirittura d’arrivo arriverebbe proprio dal presidente dell’ente preoccupato per lo sforamento del patto di stabilità. La direttiva è arrivata alla segreteria generale alla ragioneria generale e agli uffici finanziari. “L’ufficio dirigenziale affari generali istituzionali e politiche culturali, unità operativa complessa affari legali della Provincia- si legge- con determinazione n. 7 del 31 gennaio 2012, ha proceduto alla revoca della determinazione dirigenziale n. 82 del 27 dicembre 2012 relativa all’impegno di spesa della somma complessiva di un milione novecentoottantamila 097,81 euro finalizzata alla liquidazione delle fatture, parcelle e note spese ed alla copertura finanziaria dei debiti fuori bilancio derivati da sentenze e da atti ad esse equiparati. La revoca- conclude un comunicato di palazzo dei Leoni- scaturisce dall’impossibilità temporale di poter precisare l’entità dell’importo da poter corrispondere ai singoli creditori”. Le opposizioni nei mesi scorsi avevano messo in evidenza la difficile situazione economica dell’ente che non avrebbe ottenuto mutui dalla cassa deposito e prestiti in quanto considerata non solvibile. Ricevuto ha sempre assicurato che le condizioni dell’ente non sono così gravi dal punto di vista economico e che le difficoltà derivano dai tagli operati dalla Regione e dallo Stato. Diversamente la pensa la corte dei conti che ha inviato diversi rilievi. Tutto, nascendo i liberi consorzi, sarà lasciato in eredità al commissario che sarà nominato dalla Regione.

Caricamento commenti

Commenta la notizia