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Un polo culturale all’ospedale Margherita: il piano alla Regione

Si rispamierebbero 700 mila euro sul costo degli affitti

MESSINA. La Regione spende più di settecentomila euro all'anno per pagare gli affitti degli uffici della soprintendenza e di tre sedi diverse della biblioteca regionale e lascia quasi inutilizzato l'ex ospedale Margherita che sorge accanto al museo e a due passi dalla fermata del tram. C'è un nodo da sciogliere nelle prossime settimane. L'ex ospedale Margherita potrebbe diventare polo culturale ed ospitare gli uffici della soprintendenza e le tre sedi in cui è divisa la biblioteca regionale universitaria che pur pagando affitti salatissimi non riesce a mettere in mostra le centinaia di migliaia di libri che ha a disposizione. A decidere dovranno essere la Regione e l'azienda sanitaria provinciale.
Riprende quota un'idea lanciata alcuni mesi fa dall'attuale presidente dell'Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone, che è anche presidente della fondazione Federico II. Ardizzone, due anni fa, impedì con un emendamento che l'ex ospedale Margherita, che ha a disposizione diversi edifici e un'ampia area e sorge a qualche centinaio di metri dal museo regionale venisse venduto: "La Regione- dice Ardizzone- stava per svenderlo ai privati. Un'idea assurda che riuscii, da messinese, a sventare. In quegli edifici potrebbero trovare posto invece uffici, libri e sale espositive". Il costo annuale degli affitti degli uffici della soprintendenza e delle tre sedi della biblioteca supera i settecentomila euro. La biblioteca, oggi, è ospite a pagamento, di tre sedi:una in via de Verdi in uno spazio ceduto in affitto dalla Curia altri due a Sant'Agata per l'emeroteca e in centro per un deposito che ospita le migliaia di libri che non si riescono a mettere in mostra". Tra i libri della biblioteca autentici capolavori e volumi che ricostruiscono la storia della città. Un esempio significativo gli antichi manoscritti in mostra al museo regionale assieme alle icone binatine tornate da Atene. "L'ospedale Margherita sarebbe l'area ideale dove far sorgere un'unica sede. Per le nostre esigenze avremmo bisogno- spiega Rocco Scimone direttore della biblioteca regionale universitaria di almeno diecimila metri quadrati. Il nostro lavoro potrebbe essere svolto con maggiore tranquillità. Portiamo avanti progetti a costo zero che riguardano le scuole. Mostriamo agli studenti la storia, i passaggi della cultura nel corso dei secoli". Una sede all'interno dell'ex ospedale Margherita potrebbe servire anche a creare una sezione in cui mettere in mostra le centinaia di migliaia di reperti tirati fuori durante gli scavi effettuati dalla soprintendenza a Messina e in provincia. Un tesoro di inestimabile valore semisconosciuto.

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