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Sant’Agata, chiude la sala operatoria Per i casi urgenti si può andare a Patti

Alcuni lavori di ristrutturazione impongono lo stop degli interventi da lunedì prossimo e per almeno una settimana

SANT’AGATA DI MILITELLO. Chiude il blocco operatorio dell’ospedale per lavori di ristrutturazione. Da lunedì prossimo e per circa una settimana non sarà possibile garantire neanche le urgenze. A comunicarlo è il direttore sanitario Nino Giallanza, che invita gli utenti a recarsi in altri ospedali vicini come Patti. "Per lavori di ristrutturazione e ammodernamento del circuito e della ventilazione della sala operatoria, siamo costretti a chiudere il blocco operatorio - spiega Giallanza - la chiusura è totale, quindi da lunedì vi sarà il blocco dei ricoveri nelle aree chirurghiche e inviteremo le pazienti gravide, seguite dalla nostra unità operativa, a recarsi, per qualsiasi tipo di urgenza e quindi anche per il parto, in altri nosocomi, come l'ospedale di Patti, con il quale siamo riuniti e ci confrontiamo quando ci sono queste esigenze particolari. Non sarà possibile garantire neanche il parto naturale, non tanto per il parto in sé, ma per le possibili complicanze che potrebbero portare ad un eventuale intervento. Per cui le pazienti saranno chiamate al proprio domicilio ed informate".

A fronte, però, di un disservizio preannunciato per la prossima settimana, anche notizie positive. Sta per essere attivata la Rete dello Stroke. L'impianto, che metterà in collagamento diretto il locale nosocomio con il Policlinico di Messina, è stato predisposto nella sala per il trattamento dei codici gialli del pronto soccorso. "Come per la telemedicina, saremo in grado di mandare oltre all'immagine radiologica, quella del paziente - sottolinea il responsabile del pronto soccorso Aldo Alizzi - ovvero potranno vedere il paziente e visitarlo a distanza, in tempo reale. Ad esempio, nei casi di trauma cranico o emorragia celebrale. L'impianto è fornito di telecamera wireless collegata ad un tablet. E si interloquisce tra medici". Manca solo il collaudo.

Inoltre, tra circa una settimana dovrebbe entrare in funzione il Presidio Territoriale di Assistenza - PTA, nella parte centrale dell'ospedale. "Siamo nella fase operativa, del trasloco, della ricognizione degli arredi - evidenzia il coordinatore sanitario dell'area territoriale, Patrizia Napoli - nell'ottica di una integrazione ospedale e territorio, vi trasferiremo il polo ambulatori. Nella vecchia sede, invece, (in via Catania) resterà il servizio di igiene pubblica e veterinario ed il Consultorio, ma verranno ottimizzati gli spazi". A pieno regime l'attività di pronto soccorso, circa 700 i ricoveri all'anno. Tuttavia, sono aumentati i trasferimenti dei pazienti. Si parla di 700-800 trasferimenti all'anno, mentre due anni fa erano appena 400. "Sono aumentati perché non abbiamo specialità", precisa il dottore Alizzi. C'è da dire anche che si attende ancora l'installazione della nuova Tac. Infine, sarebbe auspicabile un adeguamento tecnologico, ad esempio la dotazione anche di un'apparecchiatura di risonanza magnetica per "piccole articolazioni".

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