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Barcellona, al Comune buco di 5 milioni

Il sindaco denuncia la rigidità delle norme sulla stabilità: così non riusciremo mai a far quadrare i conti

BARCELLONA POZZA DI GOTTO. I conti del Comune di Barcellona rischiano di saltare, dopo il rinvio della sentenza della Corte di Cassazione che doveva pronunciarsi sulla richiesta di inapplicabilità delle sanzioni sullo sforamento del Patto di Stabilità per i comuni delle regioni a statuto speciale, che per la città del Longano ammonta a 5 milioni e 200 mila euro. Al momento quindi l'Amministrazione comunale non è in grado di predisporre un bilancio di previsione nei termini prefissati del 30 aprile e fino alla data dalla sentenza annunciata per il 19 giugno si potranno garantire solo le spese ordinarie per servizi essenziali, partendo dal pagamento degli stipendi per i dipendenti comunali. Per chiarire la situazione il sindaco Maria Teresa Collica ha convocato un incontro insieme alla dirigente dell'ufficio ragioneria Elisabetta Bartolone ed agli assessori comunali Cosimo Recupero e David Bongiovanni. "Il Comune - ha dichiarato - deve fare fronte ad una situazione di grande emergenza economica. Alla fine del 2012, siamo riusciti a dimezzare lo sforamento del Patto di Stabilità che avevano ereditato dalla precedente amministrazione, passando dai circa 10 milioni di giugno 2012 ai poco più di 5 milioni di dicembre. Negli anni passati, complice anche una legge meno restrittiva che puniva lo sforamento con una percentuale del 3 per cento rispetto all'attuale 100 per cento dell'importo, le amministrazione hanno assunto impegni che i bilanci comunali adesso non possono più sopportare. Per ridurre l'impatto sui conti del Comune abbiamo fatto una politica restrittiva ed impopolare che ha bloccato di fatto tutti i pagamenti per le opere pubbliche e tagliato tutte le spese comprimibili, ma che ha attirato l'ira dei contribuenti con l'aumento dell'aliquota Imu. Il tentativo di ottenere un bonus di 6 milioni di euro nella stesura del bilancio 2013 non è andato a buon fine e quindi adesso senza una risposta dalla Corte di Cassazione sull'applicazione della sanzione ci troviamo impossibilitati a predisporre un bilancio preventivo. Ci mancano infatti oltre 4 milioni 300 mila euro per raggiungere il pareggio e poter programmare l'attività dell'ente per i prossimi mesi". Il sindaco e la dirigente hanno ribadito il momento difficile, anche per l'imminenza di alcune scadenze: "Ci siamo attivati a tutti livelli, partendo dal presidente Crocetta, affinché si spostino i tempi per la definizione delle aliquote Imu del 2013, attualmente fissata per il 23 aprile, ma soprattutto intervenga il legislatore modificando i parametri del Patto di Stabilità, escludendo i costi per gli investimenti, che di fatto incidono pesantemente sullo sforamento dei Comuni".

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