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«Ora basta coi dissesti idrogeologici»: si chiude a Mili l’«Operazione Fiumi»

Ultima tappa dopo quella in provincia. Fondamentale prevenire e informare sui rischi. Soprattutto ai bambini

MESSINA. Si chiuderà oggi l'operazione "Fiumi 2013" organizzata da Legambiente e dal dipartimento di Protezione civile. L'iniziativa ambientalista è iniziata ieri ed è giunta al decimo anno. "Fiumi" è dedicata al monitoraggio, alla prevenzione e all'informazione sul rischio idrogeologico. Circa 400 bambini hanno partecipato ai lavori organizzati con la collaborazione del locale circolo Legambiente dei Peloritani. Presenti anche l'associazione di protezione civile "LidiS, Liberi di scegliere" di Pace del Mela e l'associazione di volontariato di protezione civile di Castel Gonzaga. All'Istituto Pascoli-Crispi, in via Monsignor D'Arrigo, è stata allestita dai volontari di Legambiente la mostra nazionale itinerante pensata per spiegare a bambini e ragazzi delle scuole elementari e medie cosa sia il rischio idrogeologico. E Messina e la sua provincia, purtroppo, sanno molto per aver contato vittime e feriti negli ultimi anni provocati da frane e alluvioni.
"In un territorio tanto esposto come il nostro - spiega Enzo Colavecchio di Legambiente dei Peloritani - è assolutamente fondamentale partire dai più giovani". "Iniziative semplici come questa - commenta Francesca Ottaviani, coordinatrice nazionale Legambiente protezione civile - sono fondamentali per diffondere una nuova cultura sui temi legati alla protezione civile e alla sicurezza dei cittadini". La tappa messinese proseguirà oggi alle 9,30 al torrente Mili, all'altezza del villaggio Mili San Marco, per la pulizia di un tratto delle sponde del corso d'acqua. La manifestazione si concluderà alle 12,30 con una visita alla vicina Chiesa Basiliana di Santa Maria di Mili.
In settimana, a Palazzo Zanca, Colavecchio aveva convocato i candidati sindaco ufficiali e quelli che parteciperanno alle primarie chiedendo impegni concreti, in caso di successo elettorale ma non solo, per la gestione del territorio. Tutti i presenti, da Beppe Grioli ed Emilio Fragale del Pd, da Alessandro Tinaglia di Reset a Renato Accorinti di Cambiamo Messina dal Basso per finire a Maria Cristina Saija del Movimento Cinquestelle hanno concordato sull'assoluta necessità di cambiare rotta a Messina nella manutenzione del territorio e non nella cementificazione come, purtroppo, abbiamo visto dall'approvazione dell'attuale Piano regolatore generale a oggi.

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