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Barcellona, rivolta di 120 imprenditori. Incatenati al Comune: paghi i debiti

Aspettano il pagamento dei lavori svolti per pulire la città dal fango nei giorni successivi all'alluvione del 2011

BARCELLONA. C'è voluta la protesta eclatante di un imprenditore calabrese per riportare l'attenzione sul mancato pagamento delle ditte che nei giorni successivi all'alluvione del 2011 hanno contribuito con i loro mezzi a ripulire la città dalla valanga di fango che l'aveva coperta. Francesco Calabrese è il rappresentante della Technology Aspiration Environmental Ecology Construction, che vanta un credito di 190 mila euro, per i lavori effettuati in emergenza. Esasperato dai ritardi nell'espletamento della procedura ha deciso di protestare platealmente incatenandosi davanti all'ingresso del Comune di Barcellona. Il suo gesto ha innescato la reazione a catena degli altri imprenditori che si trovano nella sua stessa condizione, così da spingere il sindaco Maria Teresa Collica e l'assessore David Bongiovanni a convocare un incontro urgente per chiarire l'iter e per rassicurazione sull'impegno dell'amministrazione a risolvere la vicenda con il pagamento delle somme dovute per un lavoro svolto con grande risultato.
"In totale - afferma il primo cittadino - sono 120 ditte che attendono di ricevere la loro quota dei circa 11 milioni di euro previsti per Barcellona nell'ordinanza della Protezione Civile firmata lunedì scorso. Per ottenere questo obiettivo, la difficoltà riscontrata nel completamento della documentazione è stata una continua modifica delle procedure, che hanno rallentato l'iter. La mancata deroga, concessa invece in occasione di altri eventi calamitosi, alle norme di diritto privato sui contratti stipulati con le imprese nei giorni dell'emergenza, senza tenere conto delle incombenze procedurali, hanno contribuito ad intralciare il lavoro per definire le singole pratiche". Il sindaco ricorda l'impegno dell'amministrazione per risolvere la questione rimasta in sospeso da troppo tempo:
"Gli uffici di Palazzo Longano hanno cercato di rispondere tempestivamente alle richieste della Protezione civile regionale, che ha proposto continue modifiche e integrazioni alla procedura. Dopo aver lavorato in questi mesi per definire la contabilità esatta dei debiti verso le ditte, siamo arrivati alla fase conclusione, sia per la firma sull'ordinanza di Protezione civile che stanzia materialmente le somme, sia per lo snellimento della procedura grazie ad una delibera del nuovo responsabile della Protezione civile Regionale, in cui si semplificano gli iter di definizione delle singole pratiche. Con i responsabili delle imprese, ci siamo concessi dieci giorni per inviare tutta la documentazione alla Protezione Civile Regionale, così da consentire i primi accrediti, nella consapevolezza che la loro protesta è legittima e che meritano una risposta immediata".

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