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Il primo giorno da candidato sindaco, Calabrò: «Ora bisogna restare uniti»

Il vincitore prepara la «vera» campagna elettorale: «Vorrei che Crocetta torni sui suoi passi»

MESSINA. Felice Calabrò, capogruppo del Pd al Comune, inizierà nei prossimi giorni la seconda campagna elettorale. Stavolta da candidato sindaco dopo la vittoriosa notte tra domenica e lunedì che lo ha visto primeggiare alle primarie. Calabrò, anche ieri, era a Palazzo Zanca nonostante le ore piccole per i festeggiamenti. "Sono contento della partecipazione, occorre paragonare i dati messinesi con quelli di Roma, ha vinto lo strumento primarie", ha affermato l'esponente politico. Alle urne si sono recati 12.068 elettori (compresi sedicenni e diciassettenni) pari al 6% degli aventi diritto del capoluogo. Il consigliere comunale è stato "sostenuto" da molti colleghi di partito, Emilia Barrile, Simona Contestabile, Giorgio Caprì, Tani Isaja, tanto per citare quelli di Palazzo Zanca, e a Nord come al Centro ma anche a Sud, tranne al seggio di Tremestieri, ha vinto la sfida con l'ex segretario cittadino piddino Giuseppe Grioli.
A Calabrò sono andati 4.878 voti pari al 40,05%, Grioli ha preso il 27,04% che significano 3.294 elettori. "Accordi? No - risponde Calabrò - i consiglieri hanno fatto valutazioni e hanno scelto ma non accordi dall'alto, adesso occorre fare fronte comune, partirò subito con la campagna elettorale e con il confronto tra la gente". Calabrò si augura che Crocetta ritorni sui suoi passi. "Uniti si vince - conclude l'avvocato - noi lo siamo stati per lui alle elezioni regionali".
Grioli è apparso molto deluso nella notte di piazza Cairoli. "Io non ho avuto apparati dietro, sono stato tra la gente, non avevo un solo deputato regionale a sostegno, di sicuro ci sono state delle indicazioni dai vertici". Terzo Francesco Palano Quero (di lui si parla di una possibile riconferma, anche con l'elezione diretta, alla presidenza del IV Quartiere) con 1703 voti pari al 13,98%. "Non ero solo ad essere candidato - ha dichiarato Quero - abbiamo candidato un'idea diversa di politica. Ci siamo messi in gioco, abbiamo rischiato per amore per Messina e con passione per la politica. 1700 di voi ci hanno creduto. Un ottimo punto per ripartire insieme".
Quarta Pucci Prestipino del Centro Democratico con 905 voti pari al 7,43%. Quinto e molto soddisfatto del risultato personale Emilio Fragale che ha finito le primarie con 903 voti pari al 7,41%. "Credo sia stata diffusamente compresa la mia provocazione-proposta - ha commentato Fragale che non aveva consiglieri o movimenti alle spalle - ho cercato, in un primo momento, di richiamare a un sussulto di responsabilità invitando tutti a una sintesi autorevole per fare vincere l'intera città. Ho provato, successivamente, di percorrere una strada alternativa alla "conta" tra fazioni. Tentativi esauriti nell'arco di dieci giorni". Sesto Giuseppe Ramires di Sel con 498 voti pari al 4,09%.  

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