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L’affondo della Corte dei conti: «Situazione finanziaria grave»

MESSINA. Il Comune cammina sempre più su una lama di rasoio. La Corte dei conti bacchetta ancora una volta palazzo Zanca rispetto agli ultimi bilanci consuntivi. Qualcuno attribuisce erroneamente alcune dichiarazioni buoniste ai revisori dei conti e questi per la prima volta parlano su un comunicato ufficiale smentendo: «Si conferma- dicono invece i revisori - . la gravità della situazione finanziaria del Comune». E intanto il famoso contratto di servizio Amam-Comune resta nei cassetti. Parlano i revisori dei conti, poco e con un comunicato scritto. Ma lo fanno in maniera significativa. Ancora una volta si parla di parametri sforati, di entrate inesigibili, di debiti fuori bilancio. «Mai - dicono i revisori - , abbiamo rilasciato dichiarazioni in merito a quella delibera e men che mai dichiarazioni rassicuranti. Si conferma invece la gravità della situazione economico finanziaria del Comune così come è ben nota e più volte dallo stesso collegio evidenziato». Questo il “revisori pensiero” che lascia adito a pochi dubbi. La cronaca invece ci dice di una infuocatissima riunione dei capigruppo con Croce e con gli stessi revisori su quel contratto di servizio tra Amam e Comune che sarebbe dovuta passare dall’aula. I revisori hanno continuato, carte alla mano, ad alzare le barricate. Pagare un canone per degli impianti, peraltro pari a 15 milioni annui, già ceduti gratuitamente, è impossibile. E non sarebbe giustificabile nemmeno una cifra del genere per la cosiddetta manutenzione straordinaria degli impianti. Di mezzo l’aumento delle bollette da far pagare agli utenti. Sarebbero previsti aumenti di almeno il 50 per cento. Una previsione che confliggerebbe con quanto prevedono leggi e sentenze. Dall’acqua bene comune non si può ottenere nessun guadagno. Nemmeno se questo è giustificato da una situazione di quasi default. Una sentenza della Corte costituzionale tirata fuori dall’amministrazione non giustificherebbe aumenti e costi di affitto. E il Comune, per ora in attesa di chiarimenti, ha ritirato il contratto. E.P.

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