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Nuova Alleanza e Pdl sempre più distanti: c’è aria di «rottura»

Il movimento di Domenico Nania, Giuseppe Buzzanca e Santi Formica potrebbe correre da solo nella tornata del 9 e 10 giugno

MESSINA. Nuova Alleanza dovrebbe andare da sola alle elezioni comunali di 9 e 10 giugno. Non c'è l'ufficialità ma il commissariamento di Giuseppe Buzzanca da coordinatore provinciale Pdl ha ormai segnato un solco definitivo tra il movimento di Domenico Nania, dell'ex sindaco, e del deputato regionale Santi Formica con il Popolo della Libertà che ha spianato la strada alla candidatura a sindaco del deputato nazionale Vincenzo Garofalo sostenuto anche da La Destra. Pure Fratelli d'Italia dovrebbe seguire il Pdl. Garofalo presenterà anche una lista personale come già fatto dal suo avversario principale, Felice Calabrò del centrosinistra, e in città campeggiano già i cartelloni dell'uno e dell'altro. Nuova Alleanza, a meno di sorprese, non dovrebbe far parte delle liste a sostegno di Garofalo. La "rottura" di Nuova Alleanza con il Pdl è figlia dell'esclusione di candidati Naniani alle ultime elezioni Politiche che hanno visto in tutta la provincia l'elezione di Garofalo e Antonio Martino alla Camera e del senatore di Sant'Agata Militello Bruno Mancuso. Nelle scorse settimane Buzzanca aveva annunciato la candidatura dell'ex assessore comunale Gianfranco Scoglio se il Pdl non avesse accettato le primarie per scegliere il candidato sindaco. Il Pdl disse no alle primarie e lo stesso Scoglio, pur smarcandosi da Nuova Alleanza, aveva evidenziato che la sua candidatura era fondata sui progetti del Piano Strategico Messina 2020 e non sui colori politici. Ma due giorni fa alla conferenza stampa del gruppo La Destra, schierato accanto a Garofalo, è stato precisato che pur rispettando il Messina 2020 la coalizione vuole guardare al presente della città come puntualizzato dal coordinatore di La Destra Silvano Arbuse. Altra chiara risposta a Scoglio che fa il paio con il commissariamento di Buzzanca da coordinatore provinciale del Popolo della Libertà e che potrebbe vedere i fedelissimi dell'ex primo cittadino, che si è dimesso nell'agosto scorso per la candidatura alle elezioni regionali, andare da soli. Sia Garofalo che il deputato regionale Nino Germanà, quest'ultimo con il senatore Mancuso guiderà la reggenza provinciale del Popolo della Libertà, non intendono chiudere la porta alle forze di centrodestra che si riconoscono nei progetti del Pdl e nella candidatura del parlamentare nazionale. E dunque anche a Nuova Alleanza (si parla ad esempio di un "rientro" nel Pdl del candidato sindaco autonomo ed ex Popolo della Libertà Pippo Isgrò) ma il Movimento, visto quanto avvenuto, sembra "ristretto" all'angolo dal partito di Berlusconi. O accetta le direttive del Pdl o dovrà "fare da solo".  

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