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Anche lo scirocco blocca lo smaltimento

MessinAmbiente attende dal Comune notizie sui fondi, i mezzi effettuano la raccolta ma la discarica resta chiusa per il vento

MESSINA. L'emergenza rifiuti non accenna a placarsi. Ieri notte, per il forte vento di scirocco, la discarica di Mazzarrà Sant'Andrea è rimasta chiusa. Il commissario dell'Ato3, Michele Trimboli, ha informato che i mezzi della MessinAmbiente hanno comunque effettuato la raccolta. Purtroppo non lo smaltimento. "E' il tempo quello che ci sta "massacrando" - risponde Trimboli - gli autocompattatori con gasolio della MessinAmbiente hanno fatto la raccolta ma adesso ci si è messo di mezzo anche il forte vento di scirocco che ha complicato le cose". Dal Comune, invece, ieri, non sono giunte notizie finanziarie positive per l'ente di via Dogali che ha bisogno urgente di liquidità per ottemperare al versamento degli arretrati, a cominciare dal pagare il carburante per gli autocompattatori. "Aspettiamo novità dal Comune - continua Trimboli - noi dell'Ato3 non abbiamo ricevuto notizie". La raccolta è ripresa di buona lena domenica sera. Sulle strade si sono accumulate circa 800 tonnellate di immondizia che la MessinAmbiente sta provando a smaltire, condizioni meteo permettendo. Come sottolineato da Trimboli è il tempo, sia meteo che di stop della raccolta dei giorni scorsi a rendere il cammino difficile per uscire dall'emergenza. Ieri mattina la discarica di Mazzarrà Sant’Andrea è rimasta chiusa. i mezzi non hanno potuto raggiungere il sito per scaricare, negli uffici di Messinambiente si spera che i cancelli riaprano al più presto, altrimenti qualsiasi sforzo sarà nullo. Da domenica sera i mezzi della partecipata sono riusciti a raccogliere circa 300 tonnellate di immondizia, ne restano altre 500 intorno ai cassonetti, per quelli si procederà con la raccolta a mano. Il problema restano i mezzi ormai carichi che non hanno potuto scaricare. Se Mazzarrà non riapre si resta fermi. Ieri il commissario di Messinambiente Di Maria è tornato a Palazzo Zanca per discutere con il commissario Croce. La partecipata ha bisogno immediato di finanziamenti. La MessinAmbiente spera in tre-quattrocentomila euro per riuscire a saldare almeno un altro acconto ai fornitori. Di Maria, come l'Ato3, attende.

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