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Barcellona Pozzo di Gotto, imprenditori si incatenano davanti al Comune

BARCELLONA POZZO DI GOTTO. Attendono da troppo il pagamento per il lavoro svolto nei giorni successivi all'alluvione del 22 novembre 2011. Sono i titolari delle oltre cento imprese che hanno contribuito con i loro mezzi a liberare Barcellona dal fango in pochi giorni. Alcuni di loro, esasperati dai ritardi e dai silenzi della Protezione Civile hanno deciso di inscenare una protesta eclatante, incatenandosi simbolicamente davanti a palazzo Longano. "Una scelta che non vuole penalizzare l'attuale amministrazione - afferma Andrea Caliri - ma che vuole sollevare il problema. Sappiamo che il Comune non ha le risorse per pagare e che attende le somme stanziate dalla Protezione Civile, ma al sindaco chiediamo di starci acconto nella nostra battaglia per ottenere il diritto al pagamento del lavoro, senza il quale rischiamo di chiudere le nostre aziende". Nell'aprile scorso l’imprenditore Francesco Calabrese si era incatenato da solo e senza aver trovato riscontro nelle rassicurazione di un mese e mezzo fa, da ieri è si è unito agli altri imprenditori nella protesta: "Non lasceremo questa postazione fino a quando non avremo certezza sull'accreditamento delle somme dovute per i lavori svolti. Le parole non bastano più, perché fino ad oggi non hanno trovato un riscontro concreto. Siamo pronti a spostare la nostra protesta anche a Palermo, augurandoci di avere al nostro fianco il sindaco di Barcellona". Il primo cittadino Maria Teresa Collica ha chiarito le difficoltà riscontrate dal suo insediamento: "Abbiamo trovato una situazione complessa, sotto il profilo burocratico, perché la Protezione civile ci ha chiesto in fasi diverse la ricostruzione esatta degli incarichi affidati alle singole ditte. Si tratta di un lavoro che ha portato via tanto tempo, perché nei giorni dell'emergenza con l'obiettivo di liberare la città dal fango, non si è tenuto conto delle procedure burocratiche. Rispetto ad altri eventi, come il terremoto in Emilia o l'alluvione di Giampieri, sono stati posti diversi paletti, senza la concessione di deroghe alle procedure previsti per l'assegnazione degli incarichi esterni. Adesso abbiamo avuto rassicurazione sul pagamento delle prime istanze nell'arco di due o tre settimane e sull'accelerazione negli accreditamenti anche per le altre pratiche, circa 200, a cui saranno divisi proporzionalmente gli 11 milioni di euro assegnati a Barcellona".

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