Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Provincia di Messina, conto salato: dalla Sogas precetto da 400 mila euro

Ennesimo salasso per l’ente in dismissione ed i termini di opposizione al decreto ingiuntivo sono scaduti ieri

MESSINA. Mentre il commissario straordinario della provincia Filippo Romano incontra i dirigenti scolastici prospettando la difficile situazione finanziaria in cui versa l'ente che difficilmente potrà far fronte alle esigenze di tutti i presidi nel prossimo anno scolastico, per palazzo dei Leoni, arriva l'ennesimo salasso. La società di gestione per l'aeroporto dello Stretto ha presentato un conto salato alla Provincia. E' scaduto ieri il termine consentito dalla legge per l'opposizione al decreto ingiuntivo inoltrato due mesi fa: un precetto da quattrocentomila euro. E se non basteranno i soldi presenti in cassa saranno pignorati i beni: dagli immobili ai mobili.
Sogas e Provincia: un rapporto compromesso. L'idillio di qualche anno, fa quando la società di gestione per l'aeroporto dello Stretto spendeva 140 mila euro per i nastri trasportatori che avrebbero dovuto consentire il check-in dei viaggiatori a Messina, è finito. I nastri sono stati smontati, anzi sono stati sfrattati dalla piattaforma che fa da stazione di partenza degli aliscafi in porto dalla società che gestisce il servizio di metromare e sono stati portati nei depositi dell'aeroporto Tito Minniti. Del check in annunciato dal presidente della provincia Ricevuto non c'è traccia. I passeggeri diretti a Reggio devono traghettare a piedi con in mano i bagagli e salire a bordo di un pullman a Villa. "I russi - invece spiega Carlo Porcino presidente della Sogas al telefono - quelli che noi volevamo portare a Messina sbarcano con i charter a Reggio e preferiscono andare a Tropea".
E oggi, nel difficile rapporto Provincia-Sogas si è aggiunto un altro capitolo nero. La Sogas ha presentato un atto di precetto da oltre quattrocentomila euro. Sono i soldi relativi alle ricapitalizzazioni per le perdite degli scorsi bilanci mai ripianate. Scaduti i termini per le opposizioni, la Sogas può incassare. E c'è anche un paradosso la Provincia che va verso lo scioglimento detiene ancora il 15 per cento delle quote della Sogas, che adesso fortunatamente chiude i bilanci in pareggio. Quote che, così come stanno le cose, servono a poco.
Intanto ieri, come detto, il commissario straordinario Romano ha incontrato i dirigenti scolastici. Forte e chiaro il messaggio che è arrivato: cari presidi, non c'è una lira.

Caricamento commenti

Commenta la notizia