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La giunta taglia i fondi per i randagi «La legge impone di trovare i soldi»

Il coordinatore interviene dopo la segnalazione di una cittadina. Il sindaco: «Troveremo una soluzione»

SANT'AGATA DI MILITELLO. «Il servizio di prevenzione e controllo del randagismo è un servizio igienico-sanitario pubblico obbligatorio per i comuni. Precise norme, sia nazionali che regionali, richiamano i compiti affidati proprio agli enti comunali».
A sottolinearlo è il coordinatore nazionale di Animalisti Italiani onlus, Enrico Rizzi, che, in tema di randagismo, critica l'amministrazione comunale. Il giovane coordinatore interviene a seguito di alcune segnalazioni pervenute circa la possibile chiusura, per mancanza di fondi, del capitolo destinato, appunto, al randagismo. E preannuncia una sua visita in provincia di Messina, nei prossimi mesi, al fine di verificare personalmente le condizioni di vita degli animali all'interno delle strutture pubbliche e private, convenzionate con i Comuni. La segnalazione sul paventato taglio dei fondi destinati al randagismo è partita da cittadina santagatese che si è rivolta all'associazione Animalisti italiani onlus. «Nessun sindaco può minimamente pensare di trascurare la salute, la cura ed il benessere degli animali presenti nel proprio territorio, né tantomeno può interrompere la lotta al randagismo, perché potrebbero certamente configurarsi le ipotesi di reato per interruzione di pubblico servizio e rifiuto di atti d'ufficio», spiega Rizzi. E ancora: «Considerato che in Sicilia il randagismo è purtroppo una piaga altamente diffusa in tutti i comuni, colgo l'occasione per invitare il sindaco di SantAgata Militello ad attivarsi tempestivamente con i provvedimenti ritenuti più idonei, affinché venga garantita un'adeguata vigilanza su tutto il territorio comunale sul benessere degli animali e vengano rispettate tutte le vigenti normative in materia di lotta al randagismo». Un fulmine a ciel sereno per il primo cittadino, che sottolinea «per questioni di riequilibrio di bilancio, sono stati operati tagli in tutti i settori, compreso quindi il capitolo randagismo, ma non sono state eliminate tutte le somme. Fermo restando che, in base alle esigenze, si possono fare delle determine, ordinanze. Nonostante le poche risorse a disposizione, rispetteremo gli obiettivi del programma elettorale, tra i quali l'individuazone di apposita struttura ideonea per ospitare gli animali randagi». E riconosce il lavoro meritorio della locale associazione Sos amici randagi, particolarmente attiva sul territorio. «Stiamo studiando un piano di intervento dialogando con questa associazione - aggiunge - troveremo una soluzione insieme al corpo dei vigili urbani e a questi preziosi volontari». La stanza presso l'ex mattatoio comunale (non idenea) - ricordiamo - è solo uno stallo temporaneo per le cagne che vengono sterilizzate e per il decorso post-operatorio. I cuccioli vengono tenuti dai volontari, nelle rispettive case, fino all'adozione per la quale si prodigano gli stessi, recapitando gli animali personalmente anche fuori dai confini regionali. Un'intensa attività portata avanti dai volontari, che però necessitano di poter usufruire di una struttura idonea, di un rifugio per gli animali.

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