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Riforma delle Province, prende vita il Consorzio dei Comuni dello Jonio

Il nuovo ente dovrebbe avere Taormina come capofila, con centri messinesi e catanesi

MESSINA. Prende corpo il Consorzio dei Comuni della zona jonica, da battezzare nei prossimi mesi. Si chiamerà «Jonia Taormina Etna» ed è pronto a nascere sulle ceneri della Provincia. Ad avere il ruolo di capofila di una quarantina di Comuni messinesi e catanesi sarà Taormina, assumendo una guida strategica molto importante di un territorio con almeno 150.000 abitanti, come previsto dalla riforma sulla soppressione delle Province e la nascita dei liberi Consorzi.


Una serie di contatti e di incontri si sono già svolti nei giorni scorsi tra gli enti interessati e il prossimo vertice decisivo è previsto per il 14 novembre. Entusiasti gli imprenditori di Assindustria della zona, soprattutto quelli che operano nel settore alberghiero-ricettivo, per le potenzialità dell'operazione, a patto, però, come ribadiscono, che non si crei un «carrozzone», ma un soggetto snello ed efficiente. Ai nastri di partenza ci sarebbero quasi trenta Comuni nel Messinese e una dozzina nel Catanese. Quelli che sembrano certi, oltre a Taormina, sono: Giardini naxos, Santa Teresa, Francavilla, Gaggi, Letojanni, Savoca, Sant'Alessio, Graniti, Castelmola, Santa Domenica Vittoria, Antillo, Limina, Casalvecchio, Forza d'Agrò, Motta Camastra, Malvagna, Moio Alcantara, Roccella, Mongiuffi Melia, Gallodoro e Roccafiorita. Ma potrebbero essere interessati anche i Comuni di Roccalumera, Alì Terme e Alì superiore.


Per quel che riguarda la provincia di Catania, al momento sarebbero favorevoli: Giarre, Riposto, Mascali, Randazzo, Fiumefreddo, Zafferana, Santa Venerina, Linguaglossa, Calatabiano, Piedimonte, Castiglione, Sant' Alfio, Milo e, forse, anche Bronte e Maletto. Ai 55 mila abitanti della fascia jonica messinese si aggiungerebbero circa 115 mila del versante catanese. Nei prossimi giorni si scioglierà il nodo. Ogni singolo Comune, infatti, dovrà decidere l'eventuale adesione con delibera di giunta.


Il libero Consorzio guidato da Taormina, come gli altri, se vedranno la luce, avrà un'assemblea con i rappresentanti di tutti i Comuni componenti che nomineranno un presidente e gli altri organi necessari per il funzionamento del nuovo soggetto.

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