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Il Comune di Messina blocca i nuovi cantieri sull’area di Tirone

MESSINA. Il dirigente comunale ai Programmi Complessi Antonio Amato revoca la determina del 16 luglio scorso che disponeva la presa d'atto di approvazione definitiva dei progetti di riqualificazione del Tirone. Si chiude anche formalmente l'iter in attesa di ulteriori pronunciamenti dell'amministrazione Accorinti dopo gli ultimi mesi di confronto e accuse alla giunta di perdita dei fondi statali pari a circa 6 milioni e 300mila euro. L'8 agosto l'esecutivo aveva già fornito l'atto d'indirizzo agli uffici per sospendere la determina siglata dal dirigente Mario Pizzino e che aveva scatenato una serie di polemiche infuocate con il tecnico andato in ferie e che al suo ritorno era stato trasferito dai Programmi Complessi alla Viabilità. Il 9 agosto la prima determina dirigenziale sospese l'efficacia del provvedimento di Pizzino mentre adesso giunge la revoca. Gli interventi di competenza della Stu, la società di trasformazione urbana del "Tirone" prevede opere finanziate dallo Stato grazie ai fondi del programma "Contratto di Quartiere II" e una parte a copertura privata. Il 10 settembre scorso presso la commissione regionale Lavori Pubblici si era tenuta la preconferenza dei servizi per l'approvazione dei progetti della Stu ma l'organismo aveva definito il programma "Non meritevole di essere sottoposto alla conferenza di servizi".
Per i progetti non ricompresi dal finanziamento pubblico - secondo quanto si legge - i progetti sono privi dei calcoli strutturali esecutivi necessari per il parere del Genio civile e che per alcuni interventi dev'essere richiesto l'esame progetto ai fini antincendio. Il piano industriale della Stu - sostiene l'amministrazione - non può essere efficacemente predisposto senza il parere della commissione regionale Lavori Pubblici. I rapporti tra l’ente pubblico ed i soci privati sono regolati dalla convenzione siglata il 29 ottobre 2004 dall’allora commissario straordinario di Palazzo Zanca, Bruno Sbordone, e l’attuale amministratore delegato della Stu Tirone, Franco Cavallaro. Con decreto del vice ministro delle Infrastrutture del 2 marzo 2005 il Comune ottenne un finanziamento sui fondi del Contratto di quartiere “Il Tirone” di 8,5 milioni di euro che negli anni è stato rimodulato a 6,3 milioni di euro. Per adesso la partita è chiusa.

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