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Barcellona, sì al bilancio tra le polemiche Confermati i fondi a cultura e asili nido

Il via libera del Consiglio allo strumento finanziario è arrivato alle tre della notte dopo un’accesa seduta fiume

BARCELLONA POZZO DI GOTTO. Il via libera al bilancio di previsione 2013 è arrivato alle 3 delle notte tra martedì e mercoledì scorso, dopo una seduta fiume in cui non sono mancati gli attacchi all'amministrazione comunale, tacciata di arroganza, soprattutto nei confronti degli assessori comunali David Bongiovanni e Raffaella Campo. Alla fine della maratona, i consiglieri comunale hanno comunque votato il provvedimento, che si trasforma in un vero e proprio consuntivo. Su 30 rappresentanti del popolo a Palazzo Longano, in quattro si sono astenuti, Gianluca Sidoti, Sebastiano Aronica e Venerita Mirabile di Nuova Alleanza e Paolo Calabrò, capogruppo Udc, mentre altri sei non hanno partecipato al voto, Sebastiano Migliore, Angelo Sottile, Nino Puliafito, Massimo Alosi, Angelo Coppolino e Mariano Bucolo.   Sui temi più importanti delle vigilia, dagli asili nido ai tagli alla cultura, si è comunque arrivati ad un compromesso. Rispetto alla volontà iniziale di cancellare 15 mila euro dai fondi per le attività natalizie, si è arrivati ad una via di mezzo, con il trasferimento delle metà delle risorse, 7 mila e 500 euro, al capitolo dedicato alle famiglie con parenti affetti da malattie rare. E' stata confermata anche la decisione di implementare il capitolo sui servizi asili nido, con 35 mila euro recuperati in parte da fondi disponibili ed in parte dalle risorse destinate alla pubblica istruzione, accogliendo una richiesta del consigliere del Pd, Carmelo Cutugno. Non ci sono state sorprese invece sulle imposizioni nei confronti dei cittadini, con la scelta ratificata già alla fine di novembre di rinunciare alla Tares per puntare sulla Tarsu, con un aumento del 19 per cento. Sulla gestione dell'attività amministrativa, è stata duramente attaccato l'assessore David Bongiovanni per la scelta di rinunciare al ricorso al Tar del Lazio, in merito all'applicazione della sanzione da 800 mila euro per la sforamento del patto di stabilità del 2011, che ha creato un buco di 400 mila euro nel bilancio, coperto con i trasferimenti degli enti nazionali e regionali. Duro è stato l'attacco anche nei confronti dell'assessore alla Cultura, Raffaella Campo, che aveva lanciato un appello affinchè non venisse penalizzata la cultura con tagli che avrebbero compromesso le iniziative previste per il prossimo Natale. Alla fine su questo punto si è trovato un punto d'incontro, che ha limitato le conseguenze dello storno di fondi verso altri capitoli. Resta comunque il dato di fatto che la Giunta e il Consiglio Comunale sono ormai in una fase di rottura, perché il voto favorevole sul bilancio è solo un modo dei consiglieri di evitare lo scioglimento, per continuare a svolgere il ruolo di controllo sull'attività dell'amministrazione comunale che, senza un cambio di rotta, secondo molti rischia la sfiducia già prima dell'estate 2014.

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